Smog, da domani nuovi blocchi alle auto nel Bresciano: ECCO CHI NON PUO’ CIRCOLARE

Diesel, Benzina e Ciclomotori: quali sono i mezzi che non possono circolare a causa del blocco che prenderà il via venerdì 21 dicembre?

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Mentre la politica litiga su quanto sia cattiva la qualità dell’aria di Brescia (tra le proteste leghiste e la difesa della Loggia), una certezza c’è: da domani mattina – venerdì 21 dicembre – nella città di Brescia e nei Comuni limitrofi (Borgosatollo, Bovezzo, Nuvolera e Mazzano), dopo quattro giorni consecutivi di sforamento dei parametri di legge, scattano i nuovi blocchi regionali alla circolazione delle auto, che si aggiungono a quelli in vigore da ottobre (Diesel fino ad Euro 3, Benzina Euro 1 e ciclomotori a due tempi Euro 0). La speranza è che vento e pioggia risolvano la situazione, ma le previsioni del tempo non lasciano presagire nulla di buono su questo fronte, e – se lo smog dovesse continuare a questi livelli anche dopo Natale – si rischiano limitazioni ancora più pesanti.

BLOCCHI ALLE AUTO: CHI COLPISCONO

Auto diesel

Il nuovo blocco riguarda tutte le vetture Diesel, fino agli Euro 4, con vincoli differenti a seconda della tipologia. Il blocco già attivo sullle auto fino ad euro 3 viene esteso anche nei giorni di sabato e festivi, Natale compreso.

Auto a benzina

Il nuovo blocco conferma lo stop solo agli Euro 0.

Ciclomotori

Oltre agli Euro 0 si fermano nei giorni infrasettimanali anche gli Euro 1.

NUOVI BLOCCHI ALLE AUTO: TABELLA RIASSUNTIVA

Diesel Euro 4 ​8.30-18.30 auto private
Diesel Euro 3 ​lun-ven 7.30-19.30 tutti i veicoli
sab e festivi 8.30-18.30 auto private
sab e festivi 8.30-12.30 veicoli commerciali
Diesel Euro 0, 1, 2 ​​lun-ven 7.30-19.30 tutti i veicoli
sab e festivi 8.30-18.30 auto private
sab e festivi 8.30-12.30 veicoli commerciali
Benzina Euro 0 ​lun-ven 7.30-19.30
Motocicli e ciclomotori Due tempi Euro 1 ​dal 1° ottobre al 31 marzo
lun-ven 7.30-19.30

 

 

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1 COMMENT

  1. E, come sempre, ante metro, ante inceneritore, quando non piove i livelli delle polveri salgono. Certo, i soliti strenui difensori dell’ecomostro e del megadebito cittadino, pagato anche dai residenti della provincia con gli aumenti delle tariffe dei trasporti pubblici, si difendono dicendo che, senza, sarebbe stato peggio. Sempre sui se e sull’ipotetico…. I dati di fatto comunque parlano chiaro: fermi prima e fermi dopo, solo perchè non piove.

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