Genitori che dimenticano il proprio figlio in auto

Come può accadere una dimenticanza tanto grave? Eppure una spiegazione a questi incidenti c’è, gli esperti la chiamano amnesia dissociativa

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Seggiolino per bimbi in auto, foto generica
Seggiolino per bimbi in auto, foto generica

Le orribili notizie di genitori che dimenticano il proprio figlio in auto si moltiplicano e non risparmiano nessuna zona d’Italia. Episodi che ci lasciano letteralmente senza parole e ci mettono di fronte a una domanda ben precisa: come sia  possibile tutto ciò? Già, come può accadere una dimenticanza tanto grave? Eppure una spiegazione a questi incidenti c’è, gli esperti la chiamano amnesia dissociativa.

Che cos’è l’amnesia dissociativa?

Genitori che vivono un’esperienza tanto atroce parlano di un black-out improvviso. Giornate che iniziano come da routine: prepararsi, fare colazione, accompagnare il bambino all’asilo e poi di corsa in ufficio. Ma qualcosa va storto; si è come in un buco nero, niente asilo, disgraziatamente il figlio resta chiuso in auto per ore e l’esito talvolta è terribile.

Tuttavia, questo fenomeno non deve essere attribuito alla mancanza di affetto da parte dei genitori o alla loro incuria, né tantomeno a un tentato omicidio. Purtroppo, siamo in presenza di un vuoto di memoria, una vera e propria amnesia temporanea. Un fenomeno che porta a dimenticare in maniera totale un pezzo di vita e di tempo per un periodo indefinito. Le cause sono riconducibili indubbiamente allo stress o a momenti di forte stanchezza e tensione, ma non vanno trascurati neppure i traumi presenti nell’individuo.

L’amnesia dissociativa può colpire qualsiasi persona, non c’è nessuna differenza di sesso e di età. La cosa migliore da fare è conoscerne fin da subito i sintomi che essa comporta, le caratteristiche e le strategie utili a evitare picchi di stress. È bene tenere presente che il dialogo tra i due partner e con i famigliari può essere d’aiuto, specie in quei mesi in cui siamo sotto pressione; nascondere il proprio stato emotivo non fa altro che peggiorare la situazione. Oltre a ciò, non andrebbe esclusa l’idea di affidarsi a uno psicologo e farsi aiutare con una terapia appropriata. I numeri parlano chiaro, i bambini dimenticati in auto sono più di seicento all’anno, una cifra che deve metterci in guardia e armarci di adeguate soluzioni per la sicurezza dei più piccoli, come per esempio quella di un dispositivo anti-abbandono: una tecnologia essenziale e obbligatoria per legge. 

Che cos’è un seggiolino anti-abbandono?

Il miglior modo per arginare il problema dell’”abbandono” dei figli in macchina è quello di affidarsi alla tecnologia. Un argomento di cui si è parlato per diversi anni e che finalmente  ha trovato un riscontro politico. Infatti, il Senato ha approvato il Disegno di Legge che da luglio 2019 introduce l’obbligo di montare in auto dei seggiolini anti-abbandono, ovvero seggiolini muniti di sensore anti-abbandono per trasportare i bambini fino ai 4 anni di età.

Ma vediamo nello specifico di cosa si tratta. In pratica, le auto di ultima generazione dovranno essere dotate di un dispositivo che emette un segnale luminoso e acustico, in modo da avvisare i genitori della presenza del bambino in auto quando il motore viene spento. Questo dispositivo è collegato a un apposito cuscino selezionato sul seggiolino del piccolo e può essere usato anche tramite smartphone. Per saperne di più e per conoscere nei dettagli i migliori modelli di seggiolini per auto naviga su https://www.migliorseggiolinoauto.it/.

 

 

 

 

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