Musei gratis? Castelletti al M5S: non possiamo rinunciare ai 550mila euro dei biglietti

Il consiglliere Guido Ghidini aveva chiesto di rendere gratuiti i musei comunali per tutti i cittadini bresciani, ecco la replica

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Laura Castelletti
Laura Castelletti, foto d'archivio

Sì al dialogo, ma il Comune di Brescia non può rinunciare ai 550mila euro incassati (dato 2017) dai biglietti dei musei civici. A dirlo, con una nota, è il vicesindaco Laura Castelletti, che risponde così alla proposta del grillino Guido Ghidini. L’esponente del M5S aveva chiesto di rendere gratuiti i musei comunali per tutti i cittadini bresciani. Un’impresa difficile, ribatte Castelletti, a meno che intervenga qualche sponsor, perché quelle risorse sono indispensabili per pagare i costi. Di seguito il testo integrale del comunicato.

LA RISPOSTA DI CASTELLETTI A GHIDINI

Leggo con interesse il contenuto della lettera aperta scritta dal consigliere comunale dei Cinque Stelle, Guido Ghidini, in tema di cultura e gratuità dei musei.

Innanzitutto, registro con soddisfazione il giudizio positivo espresso in merito all’iniziativa “Natale al museo”, che si è svolta nel periodo delle feste, registrando un’eccezionale affluenza di pubblico di cui daremo conto alla città nei prossimi giorni. Per noi è un ulteriore segnale che stiamo andando nella direzione giusta.

Apprezzo la sollecitazione ad aprire un dialogo e un confronto per trovare il modo di estendere la gratuità ad altri periodi: rendere la cultura alla portata di tutti è per noi fondamentale e siamo convinti che il nostro meraviglioso patrimonio museale vada valorizzato anche attraverso azioni di questo tipo, oltre che con una politica di prezzi accessibili per musei e mostre temporanee (in alcune occasioni ulteriormente contenuti per i residenti di città e provincia), di specifiche agevolazioni, in particolare per il mondo della scuola (che è uno dei nostri target privilegiati), con il biglietto unico in abbinamento ad altre realtà museali e con la Mobility card che facilita economicamente l’accoppiata museo-trasporto pubblico. Un convincimento che si traduce concretamente nella riproposizione in più periodi della gratuità: non solo a Natale, ma anche ad agosto e in occasioni quali la Notte della Cultura.

Purtroppo però, come sempre accade, bisogna fare i conti con la fattibilità economica di quanto si vorrebbe realizzare. I musei bresciani sono musei civici, cioè comunali, esclusi quindi dalle sovvenzioni statali di cui possono godere altre realtà come, ad esempio, gli Uffizi di Firenze o la Tate di Londra. La bigliettazione museale nel 2017 ha fruttato 550mila euro, una cifra ad oggi irrinunciabile per garantire la fruibilità e la manutenzione dei musei cittadini, che nel caso in cui si valutasse l’ipotesi di rendere gratuito l’accesso tutto l’anno dovrebbe essere trovata attraverso sponsorizzazioni, non potendo gravare sul bilancio comunale o godere di finanziamenti statali.

Il tema è sicuramente interessante ed è oggetto di una riflessione da parte mia e dell’Amministrazione comunale, siamo disponibili a un confronto costruttivo e a sperimentare nuove strade per rendere l’offerta culturale della nostra città sempre più ricca e alla portata di tutti.

 

Laura Castelletti,

vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Brescia

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2 Commenti

  1. Giusto mettere tutto sul piatto della bilancia perchè i 550 mila euro, incrementando i flussi turistici, potrebbero essere qualche milionata che, tanto per non smentirci, servono come il pane per tamponare la falla dei costi del Metrobus. Certo considerando i 38 milioni che servono ogni anno per il trenino e che gli Uffizi incassano ogni anno 17 milioni, dobbiamo ancora fare molta strada…

    • Ma il metrobus serve per forza. Altrimenti la città torna ad essere provinciale, arretrata e senza attrattive. Un’opera spaziale che attragga l’indispensabile platea dei residenti in provincia che credono di andare sulla luna o di essere hin o cittadini, credendo di coprire i propri accenti triumplini o bassaioli, è indispensabile per il bresciano medio che soffre del complesso di inferiorità e di cavernicolità, rispetto al moderno e dinamico milanese…. E quindi ne paga le conseguenze….

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