Addio al paladino del mais Ogm, Confagricoltura Brescia: sì alla scienza

Il presidente Giovanni Garbelli: “Ha testimoniato concretamente come sia fondamentale affidarci alle migliori tecnologie agricole disponibili, superando gli atteggiamenti antiscientifici che hanno caratterizzato in passato il nostro Paese”

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Giovanni Garbelli, presidente di Confagricoltura Brescia - foto da ufficio stampa
Giovanni Garbelli, presidente di Confagricoltura Brescia - foto da ufficio stampa

È scomparso all’età di 72 anni Silvano Dalla Libera, imprenditore agricolo di Vivaro (Pordenone), storico paladino, nei decenni scorsi, delle battaglie per la coltivazione del mais Ogm anche in Italia.

Il presidente di Confagricoltura Brescia, Giovanni Garbelli, a nome dell’organizzazione ed unendosi ad altre voci autorevoli, come quella della senatrice Elena Cattaneo, esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di un agricoltore che, con i fatti, ha cercato di superare gli atteggiamenti miopi e antiscientifici che hanno caratterizzato negli anni scorsi il dibattito nel nostro Paese.

“Dalla Libera – ricorda Garbelli – è stato il primo in Italia ad intraprendere azioni legali finalizzate all’utilizzo di mais geneticamente modificato e ad essere autorizzato a coltivarlo dal Consiglio di Stato. Il ricorso alla ricerca in agricoltura e la tensione verso l’innovazione – continua il presidente di Confagricoltura Brescia – hanno caratterizzato l’attività dell’imprenditore agricolo friulano che ha saputo dare una testimonianza importante per una giusta battaglia. Infatti – conclude Garbelli – se vogliamo dare un futuro alla nostra agricoltura dobbiamo aprirci all’innovazione e affidarci alle migliori tecnologie agricole disponibili”.

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