Grandi opere, Girelli (Pd): Ok del consiglio alla Tav, si pensi anche a strade e ferrovie

Va inoltre sottolineato, secondo Girelli, “che accanto alle grandi opere strategiche, è necessario investire sulle infrastrutture di interesse regionale"

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Giantonio Girelli
Giantonio Girelli, foto da ufficio stampa Girelli

Il consiglio regionale ha approvato, ieri pomeriggio, a larga maggioranza, contrario solo il M5s, una mozione del Partito democratico che impegna la Regione “a sollecitare il Governo” affinché decida quanto prima “di proseguire i lavori di realizzazione della Tav”. La mozione chiede anche di “garantire la realizzazione della Pedemontana lombarda con un adeguato piano finanziario e la tempistica precisa per la riapertura dei cantieri” e di chiedere al Governo di definire investimenti straordinari per la messa in sicurezza o il rifacimento della rete stradale di interesse regionale e locale, di avviare i cantieri previsti nel contratto di programma Rfi 2017-2021. L’Aula ha impegnato anche il presidente del Consiglio regionale ad inviare ai parlamentari lombardi il testo della mozione.

“Deve esserci chiarezza: il Governo, o meglio le forze politiche che lo sostengono, deve chiarire cosa pensa al riguardo. Non può lo stesso Consiglio dei Ministri sostenere una cosa e l’esatto contrario – commenta Gianantonio Girelli, consigliere regionale del Pd –. La Tav è parte di un progetto strategico europeo, va incontro all’esigenza di cambiare il modo di concepire la mobilità rendendola sostenibile. Il progetto ha dei punti da definire più precisamente, aspetti progettuali da migliorare, in particolare riguardo alcune problematiche ambientali di tutela di terreni agricoli. Su questo bisogna lavorare seriamente. Così come va recuperata una maggior capacità di coinvolgimento dei territori, delle loro rappresentanze istituzionali e associative di cittadini. Ma va assolutamente portato avanti”.

Va inoltre sottolineato, secondo Girelli, “che accanto alle grandi opere strategiche, è necessario investire sulle infrastrutture di interesse regionale. Parlando di treni, quindi, sul trasporto pubblico locale, settore che, come è a tutti evidente, manifesta una storica carenza di scelte e una conseguente inefficienza del servizio. Perché se è necessario essere parte di un modello europeo è altrettanto necessario avere rispetto dei tanti cittadini che quotidianamente devono fare i conti con disagi sempre più intollerabili”.

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