Pesca di frodo nel Sebino, recuperata un’altra rete abusiva nel lago

La trappola per la pesca abusiva era stata avvistata una ventina di giorni fa ad una profondità di circa 50 metri e da allora è stata sempre monitorata

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Una rete abusiva di 80 metri di lunghezza è stata recuperata ieri al largo del porto di Vello, a nord di Marone, sulla sponda bresciana del lago d’Iseo da un team composto da sommozzatori del Gruppo North Central Dyvers di Bergamo, quelli del Gruppo Soccorso Sebino e in collaborazione con gli agenti della Polizia provinciale di Brescia e della Guardia Costiera ausiliaria.

La trappola per la pesca di frodo era stata avvistata una ventina di giorni fa ad una profondità di circa 50 metri e da allora è stata sempre monitorata.

Le operazioni di recupero della rete, nella quale vi erano già intrappolati alcuni pesci, sono durate circa tre ore: come spiega Bresciaoggi, i sub hanno legato la rete ad un pallone aerostatico così da farla emergere dall’acqua e permetterne poi il recupero effettivo, prima della catalogazione e del successivo smaltimento.

Questo genere di reti abusive – spiegano le autorità – è pericoloso sia per le persone sia per la fauna ittica del lago d’Iseo, ma la loro diffusiono al momento pare essere in crescita. 

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