Viaggi: la Corsica non è un’isola per pigri

Una cosa è certa: chi va in Corsica non deve farsi prendere dalla pigrizia. Perché il prezzo da pagare potrebbe essere molto più salato di quello dei ristoranti

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Bonifacio, Corsica
Bonifacio, Corsica

La Corsica è uno di quei posti di cui, probabilmente, gli italiani parlano troppo poco. Eppure per secoli questa bellissima – quanto difficile – isola del Mar Mediterraneo fu dominata da varie repubbliche italiane (Pisa, Sardegna, Genova, Milano) e ancora oggi gli abitanti parlano un dialetto che suona certamente più simile al sardo che al francese.

L’isola, poi, è davvero molto vicina all’Italia: il punto più vicino è Bonifacio, con le sue splendide “bocche” a strapiombo sul mare, che si trova a soli 11 chilometri dalla parte Nord della Sardegna, mentre a separarla dall’isola d’Elba (a Est) sono una trentina di miglia nautiche. Per colmare questa distanza è possibile prendere un’aereo (gli scali sono ben tre), ma la soluzione più semplice – soprattutto per chi vive nel Nord Italia – rimane quella di imbarcare l’auto su un traghetto (prenota il tuo prossimo traghetto per la Corsica) da Genova, Savona o Livorno.

Il viaggio dura dalle quattro alle nove ore (a seconda del punto di partenza e della soluzione scelta, ovviamente) e una volta sbarcati, utilizzando la propria vettura, è possibile risparmiare non poco sugli spostamenti interni. La Corsica, infatti, non è certo un’isola da girare in scooter 50 come Santorini o Formentera (troppo grande: la superficie è ddi ben 8mila chilometri), né coi mezzi pubblici: i mezzi migliori sono probabilmente la macchina e la moto. E chi sogna una vacanza interamente trascorsa su una sdraio o nella piscina di un residence, ha a disposizione mete meno costose e probabilmente più adatte all’esigenza della Corsica.

L’isola francese offre molte cose interessanti da vedere: l’ideale – se siete alla ricerca dell’avventura, ma senza particolari rischi – è fare il cosiddetto grand tour (cioè il giro completo), anche se la parte più ricca di punti di interesse è certamente quella che si estende sul lato Ovest.

Bonifacio, all’estrema punta Sud, è certamente uno dei luoghi più suggestivi, ma prima ci sono da vedere la cittadina di Porto Vecchio e la spiaggia di Palombaggia, oltre a quelle di Santa Giulia e di Rondinara, dove – mentre riposate al sole – potreste vedere una mucca che vi passeggia placidamente a fianco. Proseguendo verso il centro, poi, un vero viaggiatore non può non fare tappa a Sartene, “la più corsa delle città corse”, con i suoi vicoli scavati nella roccia. E ancora: perché tralasciare la bianchissima Roccapina? Perché perdersi Ajaccio, con la spiaggetta dorata sovrastata dai bastioni della vecchia cittadella fortificata? Perché non avventurarsi nella parte all’estremo Nord, una delle meno turistiche, e magari fare una tappa insolita alla chiesetta di Nonza? E il caratteristico villaggio degli artisti di Pigna? E Ile Rousse?

Potremmo continuare a lungo in questo elenco delle cose da non tralasciare, ma sarebbe comunque difficile riassumere in poche righe tutte le attrazioni di quest’isola. Una cosa è però certa: chi va in Corsica non deve farsi prendere dalla pigrizia. Perché il prezzo da pagare potrebbe essere molto più salato di quello dei ristoranti (in genere piuttosto costosi). Potreste, infatti, perdervi la parte più bella della Corsica…

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