Vino lombardo da record, Confagricoltura: bene le misure per l’enoturismo

Gabriele Trebeschi, direttore di Confagricoltura Brescia: “Anche se il numero di ettari vitati è inferiore rispetto ad altri territori, Brescia si sta guadagnando un ruolo di primo piano nel panorama vitivinicolo nazionale”

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Vigneti, si contano i danni in Franciacorta
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L’assessore regionale all’Agricoltura, Fabio Rolfi, ha scelto Brescia (l’azienda Lazzari di Capriano del Colle) per la presentazione ufficiale dei dati relativi alla vendemmia e alla produzione vitivinicola 2018.

Come già evidenziato da Confagricoltura Brescia, sulla base delle elaborazioni dei dati delle dichiarazioni vitivinicole, quella del 2018 è stata un’annata molto favorevole alla produzione di uva che ha raggiunto in Lombardia i 2,41 milioni di quintali, la produzione più elevata dal 2013. Questo si è tradotto in quasi 1,6 milioni di ettolitri di vino finito.

“Siamo molto soddisfatti – commenta il direttore di Confagricoltura Brescia, Gabriele Trebeschi, che ha partecipato alla conferenza stampa – per la scelta dell’assessore Rolfi che ha voluto essere qui nel Bresciano per presentare i dati regionali: per quanto ci riguarda, si tratta della conferma dell’importanza che questo territorio sta raggiungendo sul fronte della produzione vitivinicola. Anche se il numero di ettari vitati è ridotto rispetto ad altre zone della Lombardia e dell’Italia in generale – prosegue Trebeschi –, Brescia si sta guadagnando un ruolo di primo piano nel panorama vitivinicolo nazionale. Questi risultati – evidenzia il direttore di Confagricoltura Brescia – sono il frutto di un lavoro iniziato molto tempo fa: la nostra organizzazione è a fianco delle imprese per aiutarle a cogliere tutte le opportunità che il mercato sta offrendo, grazie a prodotti di alta qualità sempre più apprezzati dai consumatori”.

Confagricoltura Brescia ha accolto con favore anche quanto l’assessore regionale Fabio Rolfi ha anticipato in tema di promozione del vino. “La definizione di un quadro normativo – conclude Trebeschi – è senza dubbio condizione di base per il rilancio dell’enoturismo, per un salto di qualità di questo settore molto interessante per la promozione dei nostri territori e delle loro cantine. In questo contesto ben si collocano anche le disposizioni che intendono favorire l’utilizzo del vino lombardo negli agriturismi e nella ristorazione”.

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