Tav, Beccalossi contro Toninelli: i suoi pregiudizi affossano l’economia del Nord

"E’ incredibile che una delle opere che più servono per fare restare il nord Italia competitivo sia diventata una banale merce di scambio"

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Viviana Beccalossi
Viviana Beccalossi

“Il Ministro Toninelli dice che sull’alta velocità Brescia-Padova non c’è alcun pregiudizio? L’esperienza di questi mesi insegna che gli italiani, dei pentastellati devono temere non tanto i pregiudizi, quanto i giudizi e quindi le decisioni, che si stanno rivelando devastanti per l’economia nazionale”. Lo dichiara, con una nota, il consigliere regionale Viviana Beccalossi (Gruppo Misto), commentando le odierne dichiarazioni del ministro Danilo Toninelli sul mancato inserimento dei lavori AV Brescia-Padova nello “sblocca cantieri”.

“E’ incredibile –prosegue Viviana Beccalossi – che una delle opere che più servono per fare restare il nord Italia competitivo sia diventata una banale merce di scambio, ed è preoccupante che mentre tutte le categorie produttive la invochino, la decisione definitiva dovrà essere presa anche da chi predica la decrescita felice”.

“Il ministro Toninelli –conclude Viviana Beccalossi – dovrebbe sapere che affossando l’economia bresciana e quella del nord bocciando le grandi opere su basi ideologiche, un giorno dovrà spiegare ai suoi elettori che non ci saranno più soldi per pagare loro il tanto sbandierato reddito di cittadinanza. Si facesse furbo, quindi”.

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1 COMMENT

  1. Dovrebbe farsi furbo, Toninelli, come uomo politico ? Detto da una signora che da quando era adolescente vive solo ed esclusivamente di “pane” politico e pubblico, non c’è dubbio che la furbizia apparrtiene alle skills dei politici. L’Italia deve pensare invece ormai solo in termini di priorità anche e sioprattutto ai fini della crescita economica visto che dal 2000 al 2017 (prevalentemente con i Governi dela Signora Beccalossi…) il PIL nazionale cumulato in percentuale dall’Italia è stato dello 0,7% a fronte di una media europea del 14% e con punte come quella spagnola del 22% e quella tedesca del 14%. Insomma, guardiamoci allo specchio prima di parlare…

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