Palazzo Arzaga a Calvagese della Riviera ha ospitato oggi pomeriggio l’incontro tra i vertici di Confagricoltura Brescia, guidati dal presidente Giovanni Garbelli, ed il commissario europeo per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale, Phil Hogan, organizzato grazie all’europarlamentare Lara Comi.
Nel corso del faccia a faccia, il presidente Garbelli si è soffermato sul futuro della Politica agricola comune (Pac), evidenziando come “Confagricoltura voglia una Pac che metta al centro del processo di riforma l’impresa che produce, che garantisce occupazione, che innova e sa stare sul mercato, che mitiga e si adatta ai cambiamenti climatici, che garantisce cibi sani e di qualità”.
Il presidente di Confagricoltura Brescia ha voluto ribadire con decisione al commissario Hogan che “non è possibile pensare di ridurre il budget destinato alla Pac: considerando le valenze sociali ed ambientali, non solo quelle economiche, il bilancio agricolo deve rimanere stabile se non crescere; tagliare fondi all’agricoltura significa togliere risorse alla coesione europea”.
Gli imprenditori agricoli associati a Confagricoltura non vogliono assistenzialismo, ma sostegno per svolgere i tanti compiti che vengono oggi richiesti all’agricoltura e che vanno oltre la semplice produzione: dalla sicurezza alimentare alla tutela del territorio, dalla valorizzazione del paesaggio alla difesa della biodiversità.
“La Pac – ha affermato ancora il presidente Garbelli – deve tenere conto delle diverse situazioni economiche dei Paesi membri, mantenendo il sistema accoppiato per garantire un supporto specifico a settori strategici o sensibili, con Programmi di sviluppo rurale che restino in capo alle Regioni”.
Sul fronte ambientale, Garbelli ha ricordato come “gli agricoltori sono i primi custodi e difensori dell’ambiente, anche se spesso sono messi sotto accusa in modo fuorviante: il greening presente nell’ultima Pac ha dimostrato tutti i suoi limiti e ora è necessario incentivare l’utilizzo di tecnologie innovative benefiche per l’ambiente, che dovranno essere opportunamente remunerate perché la sostenibilità ambientale non sia disgiunta da quella economica”.
Il presidente di Confagricoltura Brescia si è inoltre soffermato sulle sfide che interessano la zootecnia (dalla normativa nitrati, al taglio coda per i suini fino alle politiche di benessere animale), chiedendo che per le aziende non si applichino strumenti punitivi ma siano create occasioni di crescita e sviluppo.
Infine Garbelli, evidenziando la propensione all’export tipica dell’Italia, ha detto che il nostro Paese “non può temere i trattati di libero scambio firmati dall’Ue con altri Paesi del mondo. Per tutti questi temi – ha concluso – l’agricoltura bresciana conta sull’Europa”.
Il commissario Hogan, replicando al presidente Garbelli, si è augurato che la nuova Pac preveda Programmi di sviluppo rurale “che sostengano gli investimenti di un’agricoltura così avanzata e differenziata come la vostra”.
Sul fronte del bilancio agricolo comunitario, il commissario per l’Agricoltura ha sottolineato che “sono stati fatti passi avanti rispetto alle prime previsioni: ora è necessario continuare a lavorare in questa direzione perché solo con risorse adeguate – ha aggiunto il commissario – sarà possibile mettere ricerca ed innovazione al centro delle politiche europee, finanziando il ricorso alla tecnologia in agricoltura”.
Hogan sta per terminare il suo mandato da commissario e per questo, prima di salutare il presidente Garbelli accompagnato anche dal presidente onorario Francesco Martinoni, ha voluto ringraziare Confagricoltura “per questi preziosi anni di collaborazione”.