Oltre un milione di euro, tra denaro e preziosi. Tanto sarebbe spuntato, secondo quanto riportano diverse fonti, sui conti e nelle cassette di sicurezza riconducibili al dirigente dell’ufficio tecnico Comune di Concesio arrestato con l’accusa di aver pilotato alcuni appalti.
Il dipendente è accusato – stando alle ipotesi di Carabinieri, Finanza e Polizia provinciale – di aver pilotato alcuni appalti pubblici sotto i 40mila euro, assegnandoli senza gara sempre alle stesse ditte senza applicare il turn over e, in alcuni casi, firmando le delibere dopo l’avvio dei lavori. Un’indagine che avrebbe preso le mosse dall’arresto del segretario comunale, avvenuto lo scorso giugno.
Nei sei conti correnti dell’ingegnere e della moglie sono spuntati oltre 950mila euro. Un tesoretto ritenuto incompatibile con il reddito dichiarato negli ultimi anni. Ma le accuse, ovviamente, sono ancora tutte da accertare.
Diverse le accuse al sindaco Stefano Retali e ad altri esponenti della giunta.