Stranieri irregolari e con gravi precedenti, quattro espulsioni nell’ultima settimana

Sono quattro gli stranieri irregolari rintracciati dalle forze di Polizia nell’ultima settimana a Brescia e provincia, ora destinatari di decreti di espulsione

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Sono quattro gli stranieri irregolari rintracciati dalle forze di Polizia nell’ultima settimana a Brescia e provincia, ora destinatari di decreti di espulsione e quindi accompagnati ai diversi centri di permanenza per i rimpatri.

Il primo, un albanese di 45 anni, è stato fermato il 20 aprile. L’uomo era titolare di una carta di soggiorno acquisita per motivi famigliari e che gli è stata revocata dal questore di Brescia in quanto si è separato dalla moglie cittadina italiana e ha perso la responsabilità genitoriale nei confronti della figlia minore con decreto del tribunale per i minorenni di Brescia. Il 45enne ha alle spalle precedenti tra cui atti persecutori, danneggiamento, ingiuria, resistenza a pubblico Ufficiale, lesioni personali, diffamazione, violenza privata, molestia e disturbo alle persone, rissa, uso atto falso, ricettazione.

Un secondo uomo, tunisino di 39 anni, scarcerato il 20 aprile per fine pena a seguito di condanna per stupefacenti e resistenza a pubblico Ufficiale, ha ricevuto il decreto di espulsione.

Nella giornata del 24 aprile è invece stata arrestata e condotta al CPR di Roma una donna di nazionalità cinese, già destinataria di decreto di revoca della carta di soggiorno emesso dal questore nel 2015. La donna aveva presentato ricorso al TAR di Brescia che è stato respinto. Numerosi i suoi precedenti penali: reati finanziari, sfruttamento della prostituzione, associazione per delinquere, oltraggio a P.U. e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. La donna è stata anche destinataria della misura di prevenzione della confisca dei beni.2

Infine, è stato collocato al CPR di Brindisi in attesa di definitivo allontanamento dall’Italia un cittadino albanese che ha compiuto 45 anni lo stesso giorno in cui è stato fermato dalla Polizia. L’uomo, titolare di passaporto in corso di validità, era in possesso di carta di soggiorno a tempo indeterminato che era stata emessa dal questore di Brescia e revocata poi nel 2017 per aver riportato una condanna penale ostativa al mantenimento del titolo. Lo straniero è stato infatti condannato nel 2012 a 5 anni di reclusione (interamente scontati) per violenza sessuale su un minore. Nei suoi confronti è stato emesso un provvedimento di espulsione per “persona socialmente pericolosa”.

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