Venticinque persone tra farmacisti, bodybuilder e ricettatori sono finiti nel registro degli indagati nel 2015 per truffa ai danni del Servizio sanitario nazionale.
Ora, dopo anni dall’inizio delle indagini, tredici di loro, per lo più farmacisti, sono a processo per aver distribuito non legalmente un prodotto dopante attraverso false prescrizioni, scritte su ricettari medici rubati a diverse strutture mediche e ospedaliere. Secondo quanto ricostruito, le prescrizioni riportavano firme false ed erano intestate a persone, estranee alla vicenda, con esenzione per patologia e quindi venivano rendicontate al Servizio sanitario nazionale.
Dalle indagini condotte dai Nas dei carabinieri è emerso un giro d’affari milionario, con acquirenti che si presentavano più volte nella stessa giornata nella stessa farmacia per ritirare quantitativi per lo meno sospetti del prodotto incriminato.
Le prossime udienze del processo sono previste l’8 luglio e il 16 settembre.