Brescia si conferma territorio pilota in Italia nell’applicazione della legge 3/2012, la cosiddetta salva-suicidi, che permette ai giudici di stabilire la cancellazione totale dei debiti per chi è rimasto ingiustamente schiacciato dai debiti.
A beneficiare dell’innovativa sentenza del Tribunale di Brescia, stavolta, è stato un architetto, che – a causa d investimenti sbagliati e della crisi dell’edilizia – si è trovato sulle spalle un debito di oltre un milione di euro con le banche (e in parte minore verso l’Agenzia delle entrate).
Gli istituti di credito avevano già avviato due distinte procedure sui tre immobili di proprietà del professionista, del valore complessivo di circa 400mila euro. “Gli edifici”, sottolinea Monica Pagano, titolare dello studio Pagano & Partners, “sarebbero così finiti all’asta, per un valore molto inferiore a quello reale, e il ricavato della loro vendita non avrebbe comunque mai estinto i debiti”.
Grazie all’azione dello studio Pagano e al lavoro degli avvocati Monica Pagano, Matteo Marini e Camilla Serramondi però, i giudici hanno accolto la domanda dell’architetto, bloccando ogni procedura in essere.
Il professionista – secondo quanto concordato – venderà autonomamente i tre immobili, versando il ricavato alle banche, aggiungendo soltanto 200 euro euro al mese per quattro anni (9.600 euro). Al termine di questo periodo, se tutte le condizioni della procedura saranno state rispettate, il Tribunale potrà stabilire per lui la cancellazione di tutti i debiti.