Il presidente della Regione Lombardia, il leghista Attilio Fontana, è indagato per abuso d’ufficio per un incarico all’ex socio nell’ambito di una maxi-inchiesta della Dda milanese che ha portato a 28 arresti, 15 misuro d’obbligo (firma o dimora) e 95 indagati.
L’episodio contestato – secondo quanto riportato da diverse fonti – è quello la nomina del suo ex socio di studio, l’avvocato Luca Marsico, al Nucleo di valutazione degli investimenti della Regione: un incarico da 11.500 euro all’anno e 185 euro a seduta.
Fontana avrebbe ricevuto pressioni da un importante politico di Varese (poi arrestato) per nominare una figura terza che avrebbe dovuto poi aiutare Marsico, che non era riuscito a entrare in consiglio e – a detta del collega – si trovava in presunte difficoltà economiche. Il presidente rifiutò, pur senza denunciare, ma successivamente procedette autonomamente alla nomina di Marsico.
Secondo i pm Attilio Fontana, facendo nominare con una delibera il suo ex socio avrebbe però agito in conflitto di interessi e violato il principio di imparzialità perché quel posto non era di nomina fiduciaria: al bando avevano partecipato circa 60 persone.