È stato diffuso nei giorni scorsi il volantino che invita ad un incontro di propaganda elettorale a Bovezzo a sostegno di un candidato sindaco.
L’iniziativa, sul tema della difesa abitativa, prevede l’intervento di due relatori: uno di questi, però, è stato impropriamente associato alla questura di Brescia. Il soggetto in questione non solo non è dipendente della questura di Brescia, ma non è neanche appartenente alla Polizia di Stato.
«Sono in corso accertamenti – scrive in una nota la questura – per individuare i responsabili dell’uso improprio della qualifica di pubblico ufficiale e della menzione della Questura di Brescia nell’ambito di un’attività di propaganda elettorale, inducendo la collettività all’erronea convinzione che una Istituzione pubblica aderisca o promuova una determinata area policia, mentre la Polizia di Stato è ad esclusivo servizio dello Stato e delle comunità dei cittadini globalmente intese».