Quarto appello e quarta condanna all’ergastolo, dopo otto gradi di giudizio, per Salvatore Marino, ritenuto dai giudici milanesi responsabile della strage di Urago Mella.
L’omicidio risale al 28 agosto del 2006: i malviventi sterminarono Angelo Cottarelli, con la moglie Marzenna Topor e il figlio Luca, di soli 17 anni. Il movente fu probabilmente un presunto sgarro fatto dal capofamiglia in un affare relativo a fatture false, effettuato con la mediazione di un sedicente architetto triestino già condannato a 20 anni di carcere.
La condanna di Salvatore Marino si aggiunge a quella del cugino Vito, condannato con sentenza annullata e poi confermata, latitante scovato nell’ottobre dello scorso anno nelle campagne trapanesi e già in carcere.
La vicenda processuale di Salvatore, comunque, non è ancora chiusa: la Cassazione potrebbe annullare nuovamente tutto.