1200€ a famiglia per le bollette luce e gas: le statistiche e le voci di consumo più diffuse in Europa

Nel 2018 ogni famiglia italiana ha dovuto pagare in media 1.200 euro, sommando 417 euro per l’energia elettrica e 762 euro per il consumo del gas

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Luce, foto generica

I continui rincari delle bollette pesano sulla serenità delle famiglie italiane, preoccupate dalle tante voci di spesa che riguardano un bene di cui, d’altronde, non si può fare a meno.  Se le cifre continuano a salire, è stato stimato che nel 2018 il costo energetico per ogni famiglia è stato in media di 1.200 euro.

I costi medi delle bollette in Italia

Nel 2018 ogni famiglia italiana ha dovuto pagare in media 1.200 euro, sommando 417 euro per l’energia elettrica e 762 euro per il consumo del gas, finalizzato alla cucina e al riscaldamento.

I dati sono quelli di un’indagine condotta su 63.000 famiglie e confermano che l’incidenza delle bollette sul budget mensile è davvero elevata. La pressione economica e i continui amenti hanno spinto tanti consumatori a cercare una soluzione pe risparmiare, tanto che si parla di 17 milioni di famiglie italiane che cercheranno di cambiare fornitore solo nel 2019. La scelta di passare ai vantaggi del Mercato libero, infatti, permette di trovare tariffe migliori come ad esempio le offerte luce e gas di VIVIgas.

Analizzando il mercato al consumo, inoltre, si riscontrano differenze anche notevoli tra regione e regione. Infatti, essendo le tariffe della fornitura a maggior tutela uniforme in tutta la nazione, le variazioni negli importi totali tra le varie regioni sono dovute al consumo annuo dei nuclei familiari. Alcuni esempi? In Sardegna la spesa media si aggira sui 502 euro annui, in Veneto siamo attorno ai 460 euro e in Sicilia ai 448 euro. Decisamente meno energivore sono invece le regioni della Toscana, della Liguria e del Lazio, con 378, 380 e 394 euro di spesa annuale media per ciascuna.

Le ragioni del maggior consumo nelle abitazioni

Ci ha pensato un’analisi di Eurostat sui consumi energetici delle famiglie europee a rivelarci per cosa i cittadini impiegano di più le fonti energetiche.

Il primo pensiero quando si pensa ai consumi in casa, infatti, è che ciò dipenda dalla robotizzazione domestica in continua crescita e che dunque siano gli elettrodomestici a fare crescere i costi in bolletta. Eppure, nonostante si sia tutti pronti a schierarsi contro frigo, condizionatori e lavastoviglie, il 64,1% del consumo domestico dipende solo dal riscaldamento. Si piazza al secondo posto l’uso sanitario dell’acqua calda, e solo al terzo gli elettrodomestici.

Per cucinare si consuma il 5,6% del totale, mentre per i tanto temuti condizionatori, ormai quasi tutti ad alta efficienza energetica, si consuma solo lo 0,3%, mentre in altri usi (che incidono per lo 0,9%) vengono inglobati i televisori e gli apparecchi di elettronica. Ovviamente l’indagine riguarda tutti i paesi europei, tuttavia l’Italia non si discosta dalla media, visto che da noi crescono al 67,5% le spese di riscaldamento, luce ed elettrodomestici sono al secondo posto, con il 12,3%, e l’acqua calda sanitaria arriva all’11,9%. Cucinare incide del 6,3%, mentre i climatizzatori consumano lo 0,7% e 1,4% gli usi diversi. Insomma, se si vuole risparmiare, bisogna ottimizzare isolamento termico e caldaia.

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