Digital transformation e utility: Pompiano fa scuola a Bologna

Acque Bresciane ha presentato, in occasione della V edizione di Servizi a Rete Tour, il progetto di efficentamento delle reti dell’impianto acquedottistico

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Acquedotto di Pompiano, foto da ufficio stampa Acque Bresciane

La sede del Gruppo Hera a Bologna ospita sino al 27 giugno 2019 la quinta edizione di Servizi a Rete Tour 2019, la conferenza itinerante e piazza d’incontro e confronto tra gli operatori, tecnici e istituzioni del settore idrico. Il dibattito, focalizzato sul tema del servizio energetico, idrico e ambientale si svolge all’insegna della ricerca e dell’innovazione tecnologica nonché ai conseguenti investimenti di settore.  Se è vero che le utilities dovranno diventare capofila nel processo di trasformazione delle città in Smart city efficienti e tecnologiche, tuttavia è indispensabile una stretta rete di collaborazione tra industria, istituzioni, cittadini e tutti i soggetti coinvolti nella gestione delle reti e dei sottoservizi per realizzare questa trasformazione. Alto il livello di partecipazione*, che vede la presenza attiva di oltre quindici utilities e quasi cinquanta aziende di settore, registrando un totale di partecipanti e di interventi doppio rispetto alle edizioni precedenti. Tra le case histories esposte durante il pomeriggio del 26 giugno era presente anche Acque Bresciane con l’ing. Denise Paghera dell’Ufficio qualità tecnica accompagnata dall’ing. Alberto Pautasso della ditta Grundfos, gruppo tra i leader mondiali per la Qualità dei Sistemi di Pompaggio**. Una collaborazione importante tra le due realtà proprio alla luce dei sistemi innovativi di efficentamento che in qualche modo concretizzano le rispettive missioni aziendali nei temi di competitività, efficienza e sostenibilità ambientale.  Una collaborazione che prende sostanza già nel 2015 quando a gestire la rete acquedottistica di Pompiano era l’allora AOB2, Acque Ovest Bresciano, alla quale poi subentrerà Acque Bresciane nel 2016. La decisione di intervenire sull’ acquedotto di Pompiano***, costituito da un pozzo che carica un serbatoio a terra e alimentato da un sistema di vecchia concezione, aveva l’obiettivo dell’efficentamento e della sostituzione di strumentazioni di controllo orami obsolete. “Divenne dunque una priorità per la società di gestione del servizio avviare sin da subito una campagna di audit energetici in collaborazione con Grundfos” ricorda l’’ex Presidente di Aob2 Angelo Zinelli (ora liquidatore della vecchia società) con l’obiettivo di valutare le condizioni di funzionamento degli impianti, i parametri idraulici, gli assorbimenti delle macchine installate e soprattutto la correlazione fra consumi energetici. Dal punto di vista tecnico, è la stessa Ing. Denise Paghera a fare il punto durante lo speech pomeridiano: “Tutto ciò è stato reso possibile tramite apposite strumentazioni, abbinate al monitoraggio in punti definiti critici per le reti (caratterizzati dalle pressioni più basse) e valutando, impianto per impianto, i possibili margini di riduzione delle pressioni. Una volta costruito il modello idraulico della rete, i dati rilevati durante l’audit sono stati utilizzati per la calibrazione del nuovo modello di pressione”. Tecnicalità che vanno dritto al nocciolo dell’operazione, emblematica in questo senso, proprio per la sua utilità finale. Lo si desume in uno del passaggi del coautore della relazione pomeridiana, Ing. Pautasso di Grundfos, il quale specifica di come “all’audit seguì poi una proposta da parte di ristrutturare l’impianto e abbinarlo al sistema di controllo DDD Demand Driven Distrubution”. Tale operazione consentì infatti di individuare la pressione minima sufficiente nonché adattare in continuo la pressione alle necessità effettiva della rete svincolandola totalmente dalla necessità di regolazioni “statiche”.

Questa nuova applicazione alla rete di Pompiano ha dato buoni risultati, attestando una significativa riduzione in termini di consumi energetici kWh/m3 pari al 10-11%. Un risultato certamente riconducibile all’efficienza dei motori delle pompe e al contenimento delle pressioni. Per valutare oltremodo il risparmio indotto dal metodo DDD è stata intrapresa una campagna di ricerca perdite mirata che ha consentito di ridurre in maniera molto consistente le portate circolanti in rete. In conseguenza il sistema ha automaticamente ridotto la pressione necessaria per garantire le utenze al punto critico, riducendo la pressione massima in uscita di quasi un bar, con conseguente ulteriore contenimento dei costi energetici. Il sistema è stato di recente applicato anche sulle pompe da pozzo nei Comuni di Castrezzato e Castel Mella.

NOTE

*Presenti, oltre ad ACQUE BRESCIANE, A2A, ACDA, ACQUE, AcegasApsAmga, Alperia, Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici, BrianzAcque Srl, GORI Spa, Gruppo CAP, GRUPPO HERA, IRETI, MM SpA, Publiacqua, SMAT, Sorical.

**Il gruppo Grundfos, la cui casa madre si trova a Bjerringbro in Danimarca, è rappresentato da oltre 80 società di vendita, assistenza e produzione sparse in 55 nazioni. L’azienda conta il tutto il mondo quasi 18.000 dipendenti

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