Passo del Vivione ancora chiuso, la Provincia: aspettiamo Anas

Alcuni rappresentanti istituzionali della Lega bergamasca, nei giorni scorsi, hanno inviato alle Province di Bergamo e Brescia un sollecito alla riapertura dell'ex SS 294 che collega la Val di Scalve con la Val Camonica

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Alcuni rappresentanti istituzionali della Lega bergamasca, nei giorni scorsi, hanno inviato alle Province di Bergamo e Brescia un sollecito alla riapertura dell’ex SS 294 che collega la Val di Scalve con la Val Camonica attraverso il Passo del Vivione.

I firmatari sono Daniele Belotti, deputato, Roberto Anelli, consigliere regionale e Gianfranco Masper, consigliere provinciale di Bergamo. I tre sottolineano che la strada è aperta fino al rifugio del Passo del Vivione, ma è interrotta poco dopo, sul versante bresciano della Val Paisco e “sta pregiudicando l’economia turistica della zona che è molto legata al passaggio di migliaia di turisti, in particolare motociclisti ed e-bikers di tutta Europa, soprattutto tedeschi, svizzeri ed austriaci”.

Parole a cui la Provincia di Brescia, guidata da Samuele Alghisi, risponde sottolineando quanto fatto fino ad oggi e rimandando la responsabilità ad Anas.

In merito alla strada provinciale 294, Passo del Vivione – ribatte in una nota l’ente guidato da Samuele Alghisi – la Provincia di Brescia precisa che negli ultimi anni sono stati siglati accordi di programma per 6 milioni di euro, riguardanti interventi di allargamento, riqualificazione e messa in sicurezza della strada, oltre al raddoppio di un ponte in prossimità del centro abitato di Paisco Loveno. A queste risorse si aggiungono 1,5 milioni di euro per la manutenzione ordinaria e straordinaria: consolidamento versanti,  barriere guard – rail e asfaltature. Con un ulteriore accordo di programma, a seguito di eventi calamitosi, nel 2018 sono stati stanziati ulteriori 500mila euro. Oltre a quanto sopra – continua la nota – la Provincia di Brescia, per far fronte agli ultimi e straordinari eventi meteorici con conseguenti smottamenti, colate di fango e sradicamento di alberi, ha recuperato risorse per 200mila euro, per consentire interventi per la riapertura del Passo, in attesa che ANAS prenda in carico la strada, come da accordi con Regione Lombardia, risalenti al 2016″.

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