In carcere per stupro mai avvenuto, rigettata la richiesta di risarcimento

La Corte d’appello ha rigettato l’istanza di risarcimento ritenendo che l'uomo non si sia subito fatto trovare quando i carabinieri lo cercavano per arrestarlo

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Ha trascorso quaranta giorni in carcere con l’accusa di aver stuprato un’anziana vicina. Poi, però, è stato scagionato ed è tornato in libertà. Ora la Corte d’Appello cui ha presentato istanza di risarcimento ha rigettato la sua richiesta.

Protagonista della triste vicenda un cittadino romeno di 35 anni, colpevole soltanto di aver avuto cattivi rapporti con la vicina di casa. Pare sia stata, infatti, proprio la sgradevole relazione di vicinato con la donna a convincerla ad inventarsi tutta la storia, accusando il 35enne di stupro.

Come riporta Il Giorno Brescia, la Corte d’appello ha rigettato l’istanza di risarcimento ritenendo che l’uomo non si sia subito fatto trovare quando i carabinieri lo cercavano per arrestarlo. Secondo il suo difensore, il 35enne si era semplicemente trasferito da un cugino, ma dopo tre giorni si sarebbe recato a lavorare normalmente.

La richiesta di risarcimento presentata dal cittadino romeno, che perse il suo posto di lavoro, ammontava a 25mila euro.

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