Brescia piange don Giulio Cittadini, sacerdote e partigiano

Classe 1924, partigiano nelle file nella 76a Brigata “Garibaldi”, fu ordinato sacerdote in seno alla congregazione dei Padri di San Filippo Neri, che per tutti i bresciani sono i “Padri della Pace, nel 1950

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Padre Giulio Cittadini, foto da ufficio stampa Fiamme Verdi

Nella notte tra il 1 e il 2 agosto padre Giulio Cittadini è tornato alla casa del Padre. Classe 1924, partigiano nelle file nella 76a Brigata “Garibaldi”, fu ordinato sacerdote in seno alla congregazione dei Padri di San Filippo Neri, che per tutti i bresciani sono i “Padri della Pace, nel 1950.

Padre Giulio ha sperimentato nell’esperienza partigiana i valori della Libertà, della Giustizia, della Solidarietà, della Pace; valori che ha incarnato, difeso e messo a frutto nella sua lunga vita di educatore e di sacerdote, durante la quale ha sempre messo al centro l’Uomo, la sua dignità e la sua libertà.
Figura eminentissima della chiesa bresciana, padre Giulio si unisce idealmente alla lunga linea di sacerdoti della Pace che furono linfa e fermento dell’educazione democratica e antifascista della città e della provincia di Brescia, dal card. Giulio Bevilacqua a padre Luigi Rinaldini, da padre Paolo Caresana a mons. Carlo Manziana fino a padre Ottorino Marcolini, ai quali non si possono non avvicinare altri grandi e illuminati sacerdoti bresciani antifascisti, da don Giovanni Battista Picelli, barbaramente assassinato dai fascisti a Zazza di Malonno, a don Giacomo Vender, don Carlo Comensoli, don Giuseppe Almici, don Giovanni Antonioli, don Riccardo Vecchia e molti, molti altri.
Nel suo lungo ministero sacerdotale, svolto sempre a servizio dell’educazione e dei giovani, è stato uno straordinario esempio di rettitudine morale; generazioni di studenti e di scout che, per tanti anni, l’hanno avuto come assistente spirituale lo ricordano come uomo amabile e severo, sempre pronto al dialogo e aperto al confronto, mai fazioso ma con la dirittura morale di chi sa quanto valga – perché sa quanto sia costata – la Libertà di tutti e di ciascuno.
“Ci mancheranno – sottolineano in una nota le Fiamme Verdi di Brescia – la sua voce amabile e ferma, il suo pensiero lucidissimo e la sua penna sferzante.
Nel 2012, su proposta dell’Associazione “Fiamme Verdi”, padre Giulio ha ricevuto la medaglia d’argento della Federazione Italiana Volontari della Libertà, prestigioso riconoscimento assegnato ai partigiani e alle partigiane aderenti alla Federazione che, come padre Giulio, hanno vissuto in prima persona i tragici momenti della lotta di liberazione contro il nazifascismo, perseguendo gli ideali di Libertà, Giustizia e Pace.
Nel 2015, in occasione del settantesimo anniversario della Liberazione, padre Giulio ha ricevuto dal Governo Italiano la Medaglia della Liberazione, la più alta onorificenza partigiana istituita in ricordo dell’azione partigiana e dei lunghissimi anni di testimonianza e di azione per la difesa dei valori della Resistenza.
“Nel grande dolore per la sua scomparsa – conclude il comunicato – tutte le Fiamme Verdi ringraziano il Signore per il dono prezioso di padre Giulio Cittadini, e sono vicine ai confratelli, agli amici e a tutti quanti l’hanno conosciuto e amato con il ricordo grato e la fraterna preghiera”.

 

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