Turismo, dopo Milano in Lombardia ci sono Limone e Sirmione

Nei giorni delle grandi partenze per le vacanze estive, l’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia fa il punto sul turismo nella nostra Regione

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Limone del Garda, foto da Pixabay
Limone del Garda, foto da Pixabay

Nei giorni delle grandi partenze per le vacanze estive, l’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia fa il punto sul turismo nella nostra Regione: «La Lombardia è una delle principali mete turistiche in Italia e il turismo rappresenta un’importante opportunità per oltre 32mila imprese artigiane lombarde a vocazione turistica – commenta il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti – si tratta di un mercato in continua crescita, a cui le imprese guardano con interesse e a cui possono offrire prodotti e servizi di qualità, ad alto grado di personalizzazione e spesso caratteristici di quel Made in Italy particolarmente apprezzato dai turisti: prodotti e servizi a valore artigiano, in grado di contribuire a rendere pienamente soddisfacente e memorabile una visita nella nostra Regione».

Le imprese artigiane che operano in attività economiche a vocazione turistica alla fine del I trimestre 2019 sono in Lombardia 32.388, pari al 13,3% dell’artigianato lombardo. Imprese che includono oltre ad attività specificamente turistiche quali alberghi e ristoranti, imprese operanti nei trasporti con 7.887 imprese (24,4% del totale), nell’Abbigliamento e calzature con 7.149 imprese (22,1% del totale), nelle Altre attività manifatturiere e dei servizi con 6.237 imprese (19,3% del totale). A Brescia sono 3.966 le imprese potenzialmente interessate da attività turistiche, l’11,7% sul totale dell’artigianato. Di queste, 908 di attività manifatturiere e dei servizi (il 22,9%) comparto prezioso che comprende attività dell’artigianato nella fotografia, cornici, gioielleria e bigiotteria, ceramica e vetro, lavorazioni artistiche del marmo, del ferro, del rame e dei metalli, cure per animali domestici, centri benesse e palestre. Sono invece 1.018 quelle si occupano di abbigliamento e calzature, 630 di agroalimentare, 320 di bar, caffè, pasticcerie, 690 ristoranti e pizzerie, 394 di trasporti. «I turisti in Lombardia hanno a disposizione laghi, montagne, città storiche, buon cibo e buon vino, prodotti locali dell’artigianato artistico, musei, monumenti e parchi – continua il presidente Massetti – un mix attraente che include anche l’alta moda e il design per cui la Lombardia è famosa nel mondo».

Dallo studio emergono le presenze turistiche: se Milano risulta la città più visitata della Lombardia, con 12 milioni e 059 mila presenze turistiche, a seguirla sul podio sono due mete bresciane, sul Lago di Garda: Limone sul Garda, con 1 milione 293 mila presenze turistiche e Sirmione, con 1 milione 237 mila presenze turistiche. Al quarto posto Livigno (SO), con 1 milione 183 mila presenze turistiche, tra i futuri protagonisti delle Olimpiadi Invernali 2026. La classifica prosegue poi ancora con la provincia di Brescia e Desenzano del Garda, con 890 mila presenze turistiche, Como (CO) con 709 mila presenze turistiche, Bergamo (BG) con 637 mila presenze turistiche, Manerba del Garda (BS) con 630 mila presenze turistiche, San Felice del Benaco (BS) con 597 mila presenze turistiche e Brescia (BS) con 591 mila presenze turistiche. Un’iniezione di ottimismo, dopo l’inizio di stagione tra alti e bassi, contando soprattutto che proprio l’area del Garda presa in considerazione conta 720 imprese potenzialmente interessate da attività turistiche.

Tra i 30 comuni di maggior richiamo dei turisti si osserva una crescita delle presenze rispetto a quelle rilevate l’anno precedente a Bormio (SO) (+28,3%), Como (CO) (+11,7%), Limone sul Garda (BS) (+9,6%), Porlezza (CO) (+8,0%), Toscolano-Maderno (BS) (+7,3%), Tignale (BS) (+5,8%), Griante (CO) (+3,8%), Segrate (MI) (+3,5%), Milano (MI) (+1,7%), Saronno (VA) (+1,2%) e Pieve Emanuele (MI) (+0,6%).
Infine, un focus ancora su Brescia evidenzia come nella nostra la quota di presenza di stranieri sia superiore ai due terzi e come il numero medio di notti trascorse sul territorio bresciano dai turisti si attesta a 4, sale a 5 per gli stranieri e scende a 2 per gli italiani. Una dinamica crescente e confortante quella del turismo nel corso degli ultimi 9 anni (2008-2017), fortemente determinata dall’aumento sia degli arrivi (+74,5%) che delle presenze (+52,0%) di turisti stranieri. I primi 10 Paesi esteri di provenienza dei turisti stranieri sono: Germania (42,9% dei turisti stranieri che visitano il territorio), Paesi Bassi (6,7%), Regno Unito (6,3%), Svizzera (4,8%), Austria (4,7%), Francia (4,6%), Belgio (2,7%), Danimarca (2,3%), Polonia (2,1%) e Russia (2,0%).

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