Mercato di via Casazza, Lega sostiene raccolta firme per diritto alla sosta

Michele Maggi (Lega): “Non basta una riga gialla sulla strada per fare una vera ciclabile, Stop alle multe per i clienti del mercato”

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“Sarebbe questa l’idea di mobilità ‘green’ della Loggia? Tirare una bella riga gialla sulla strada e, da un giorno all’altro, trasformare i parcheggi del mercato in una pista ciclabile fasulla?”. Lo chiede con una nota il consigliere comunale della Lega e Vicepresidente della commissione urbanistica Michele Maggi in riferimento alla situazione venutasi a creare in via Casazza, nelle zone di sosta per il mercato del martedì, recentemente convertite a pista ciclabile.

“I venditori del mercato – prosegue Maggi – hanno tutte le ragioni per protestare contro un’operazione fortemente lesiva per i loro affari, che come se non bastasse ha portato ad una pioggia di multe ai danni dei cittadini. Personalmente credo che non ci si possa autoproclamare paladini della mobilità sostenibile, sul modello del Nord Europa, se poi nel concreto il tutto si risolve tirando una linea gialla a casaccio, mettendo nei guai residenti e commercianti. Siamo assolutamente favorevoli a tutte le iniziative che vanno nella direzione di migliorare le condizioni di coloro che per spostarsi decidono di utilizzare mezzi non inquinanti come la bicicletta, ma le cose vanno fatte con criterio, in maniera combinata e senza penalizzare nessuno. Come se ciò non bastasse i danni di questa decisione non colpiscono soltanto gli ambulanti ma anche gli esercenti di tutte le piccole attività limitrofe. Non accettiamo quindi operazioni propagandistiche che mettono a dura prova i venditori, in un periodo economico già difficile, dove la grande distribuzione la fa da padrona.

Facciamo nostro l’appello dei commercianti e diamo il pieno sostegno alla loro raccolta firme, dove si chiede quantomeno una deroga per il martedì mattina in via Casazza – conclude Maggi – per consentire al mercato, da sempre luogo non soltanto di scambi economici ma anche di ritrovo sociale, di continuare a vivere. Se il problema non dovesse essere risolto in tempi stretti, sarà nostra premura portare il problema all’attenzione del Consiglio Comunale.”

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