Dovranno comparire in aula il 14 novembre prossimo le 5 persone e la Cooperativa cui fa riferimento la cascina Clarabella di Iseo per cui la procura ha chiesto l’omicidio colposo per la morte di Nadia Pulvirenti, la 25enne terapista accoltellata due anni fa da un ospite della struttura in cui lavorava.
Secondo il sostituto procuratore Erica Battaglia, le persone indagate – medici e dirigenti della Cooperativa, ma anche del Dipartimento di salute mentale di Iseo e del Cps di Rovato – avrebbero sottovalutato la situazione, ritenendo l’assassino di Nadia non pericoloso e non mettendo in atto dunque le necessarie precauzioni.