Dopo il grave episodio che sabato 26 ottobre ha visto coinvolta un richiedente asilo politico accolta nel progetto SPRAR di Collebeato, un gruppo di estremisti di estrema destra è entrato in azione nello stesso Comune, prendendo di mira in particolare l’abitazione del sindaco Antonio Trebeschi e il municipio.
A darne notizia è una nota dell’amministrazione comunale. “Domenica sera, verso le 22,30, alcune persone si sono recate presso la casa dove alloggiano alcuni ospiti Sprar – si legge nel comunicato stampa – e, dopo aver insultato una signora che non voleva indicare la casa dei rifugiati, hanno urlato frasi ingiuriose all’indirizzo dell’abitazione e hanno lanciato un oggetto che ha provocato una forte esplosione”.
Quindi i neonazisti se la sono presa con il primo cittadino e “raggiunta l’abitazione del sindaco hanno depositato nella sua cassetta della posta materiale esplosivo che deflagrando l’ha sbalzata a vari metri di distanza (parte sul terrazzo dei vicini) danneggiando il portone di casa”.
Il raid – informa lo stesso comunicato – si è concluso con scritte razziste sul municipio, con annesse svastiche sotto la lapide in memoria dei partigiani, e su altri spazi dell’immobile comunale.
“Siamo fermi – commenta l’amministrazione di Collebeato – nel condannare questi atti e nella volontà di continuare il percorso di accoglienza, intrapreso e condiviso ormai da anni dalla nostra comunità. Crediamo che oggi più che mai sia necessario prendere le distanze da chi vuole alimentare il clima di odio, di divisione e di paura: non il conflitto, ma il confronto democratico sarà sempre la nostra unica scelta.