Malegno restituisce il 5×1000 al Ministero… in monetine da 1 centesimo

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1.101,36 euro tutte in monete da 1 centesimo per un totale di 168 kg.

È quanto il comune di Malegno ha preparato per protestare davanti alla richiesta del Ministero dell’Interno, che avendo ricevuto in ritardo di 20 giorni la rendicontazione del bilancio comunale del 2014 pretende la restituzione di quanto incassato dal comune per il 5 x 1000.

«Per il mio Comune – scrive il sindaco di Malegno in una lettera inviata al Ministero – si tratta comunque di una somma importante, in considerazione dell’utilizzo che ne è stato fatto, ovvero un aiuto per le famiglie di persone disabili, così come previsto dalla norma.»

«Come ben sapete – chiarisce il primo cittadino – la normativa sulla Trasparenza impone che il bilancio comunale sia reso pubblico per chiunque; anche, quindi, per il cittadino che voglia vedere come sono spesi i soldi che lui ha destinato al 5 per mille. Ovviamente il bilancio è pubblico anche per lo Stato Centrale, che può agevolmente controllare i dati in esso presenti. Ecco, se vivessimo in un Paese di buon senso, la mia lettera sarebbe potuta finire qui: i cittadini hanno versato il 5 per mille al Comune, il Comune lo usa come previsto dalla norma, lo Stato verifica autonomamente, visionando il bilancio comunale, se il percorso è stato corretto. Il tutto effettuato in pochi minuti, senza nessuna spesa di personale aggiuntiva, e la missione sarebbe compiuta!»

Il ritardo nella presentazione della rendicontazione sarebbe avvenuta perchè nel Comune di Malegno c’è soltanto una dipendente dedicata al servizio Ragioneria, a part-time, e non vi è la possibilità di aggiungere altro personale. Così si sarebbe data priorità ad altre incombenze, con la consapevolezza che l’eventuale restituzione della cifra sarebbe da applicare solo in caso di mancata rendicontazione o utilizzo scorretto delle risorse.

Il ministero non ha però accolto l’istanza dell’amministrazione comunale, costretta ora a restituire il denaro.

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