Vino, la Cooperativa Cellatica compie 70 anni e fa festa con un libro

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Grande festa, nel fine settimana, per i 70 anni della Cooperativa Vitivinicola Cellatica Gussago, foto da ufficio stampa

Grande festa, nel fine settimana, per i 70 anni della Cooperativa Vitivinicola Cellatica Gussago. Un appuntamento, ovviamente bagnato da buon vino, caratterizzato anche dalla presentazione del libro celebrativo “70 ottime annate”, a cura di Roberto Barucco e Marco Rossi.

Numerose sono le autorità intervenute alla cerimonia con il presidente Mauro Tognoli. Tra queste il neooorefetto Salvatore Pasquariello, due parlamentari europei (Danilo Oscar Lancini e Angelo Ciocca), due parlamentari Italiani (Adriano Paroli e Alfredoo Bazoli), diversi rappresentanti della Regione Lombardia (l’assessore Agricoltura Fabio Rolfi, il presidente Commissione Agricoltura Ruggero Invernizzi, il presidente Commissione Territorio Claudia Carzeri e il consigliere regionale Viviana Beccalossi), diversi esponenti della Provincia di Brescia (il Vice Presidente Guido Galperti e il Consigliere Provinciale Gianluigi Raineri), i sindaci di Gussago (Coccoli), Cellatica (Marini), Giovanni Garbelli (Confagricoltura), Marco Menni (presidente Confcooperative Brescia) e Monsignor Claudio Paganini.

Ogni rappresentante istituzionale ha voluto rimarcare l’importanza di questa realtà vitivinicola in un contesto territoriale particolarmente prestigioso e da salvaguardare.

In particolare l’avvocato Cesare Trebeschi, già sindaco di Brescia, ha ricordato il periodo è stata fondata la cooperativa, mentre il presidente Tognoli ha illustrato le strategie e la mission aziendale della cooperativa, realtà unica nel panorama della Franciacorta nata nel 1952 (il primo presidente fu il colonnello Federico Lantieri) e formata solo da piccolio proprietari terrieri con vigneti a Cellatica, Gussago, Rodengo Saiano e in altri Comuni della Franciacorta vicini al capoluogo Brescia. Un’eccellenza cona 250mila bottiglie all’anno che produce tra l’altro il Cellatica Rosso, il cui nome deriva da “Cella”, cioè Cantina, in quanto già dal 1500 il territorio di Cellatica era noto per l’alta qualità dell’uva prodotta. L’enologo è Cesare Ferrario, che ha seguito le indicazioni del compianto Corrado Cugnasco per rendere il prodotto di elevata qualità.

“Oggi – ha detto Tognoli – la cooperativa, dopo mesi di analisi di quanto è stato il passato, di quanto si è costruito in decenni di impegno e di lavoro, pur salvaguardandone storia e tradizione, è stata profondamente rinnovata, anche all’interno del Consiglio di Amministrazione, portando delle figure di giovani che hanno anche la delega per seguire i vari discorsi ‘tecnici’ che ci riguardano. All’interno di questo nuovo sistema gestionale dell’azienda sono anche state rinnovate figure a livello amministrativo, commerciale, affiancate ad altre realtà, pure con l’assunzione di giovani”.

“È una vicenda, quella della Cooperativa vitivinicola di Cellatica – ha ricordato Trebeschi – che è un poco legata a quel Consorzio della Franciacorta. Nel senso che il Consorzio c’era, teoricamente, con funzioni di promozione dell’agricoltura, ma di fatto, per quanto riguarda Cellatica, la funzione principale era di raccogliere il contributo o poco di più. Mi par di ricordare che per costruire la cantina ci fosse però la possibilità di farlo come Consorzio e, ricordiamolo, il Consorzio era una via di mezzo tra pubblico e privato. È di fatto obbligatorio, il che vorrebbe dire pubblico, ma gestito in forma privata. Quindi, ritenendo opportuno passare da una prima esperienza di collaborazione tra cantine, vedemmo di cercare insieme il mercato, tuttavia mantenendo le cantine che già esistevano. Naturalmente questo è risultato piuttosto complesso. Si decise comunque di costruire la cantina, ma servivano i denari. Per fare i mutui era utile passare dal Consorzio, cioè che lo chiedesse il Consorzio: c’è stato un certo ‘tira e molla’ e alla fine si è riusciti a ottenere un mutuo a condizioni eque, non so per quale ragione, allora io mi occupavo solo marginalmente della vicenda. In quel periodo ero sindaco di Cellatica”.

Da segnalare anche l’intervento di Carzeri, che ha annunciato l’impegno a presentare il libro 70 ottime annate, curato da Marco Rossi e da Roberto Barucco, alla prossima edizione del Vinitaly, vetrina nazionale ed internazionale  del comparto enologico.

Infine, alla presenza del Dirigente Scolastico Giacomo Bersini, venticinque allievi hanno curato con serietà e professionalità il momento conviviale.

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