Derivazioni idroelettriche, Mottinelli: i 4 milioni di canoni aggiuntivi vadano alla Valcamonica

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Il Presidente della Provincia di Brescia, Pier Luigi Mottinelli, interviene in merito al provvedimento del 28 dicembre scorso, recentemente pubblicato sul BURL del 12 gennaio, nel quale la Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo ha reso noto l’ammontare dei canoni aggiuntivi relativi alle concessioni di grande derivazione idroelettrica, scadute tra il gennaio 2011 e la fine del 2016, che le società concessionarie dovranno corrispondere a Regione Lombardia. Dei 23 milioni di euro in totale, circa 4 riguardano gli impianti di Sonico, Cedegolo, Esine e Cividate. 
 
“La delibera regionale pubblicata sul BURL – ha dichiarato Pier Luigi Mottinelli, Presidente della Provincia di Brescia e della Commissione Montagna Nazionale Anci –  avrà la sua efficacia solo alla conclusione del ricorso in Corte Costituzionale, avanzato dal Governo e dalle società concessionarie: si tratta di un provvedimento che conferma che devono essere, come ho sempre ribadito, i territori montani, i Comuni e le loro Unioni i destinatari delle risorse che le imprese dovranno versare come corrispettivo a seguito dell’utilizzo di acqua per produrre energia elettrica da grandi invasi delle aree alpine e appenniniche. Al centro devono essere messi i territori, gli Enti locali; è chiaro che le risorse naturali hanno un grande valore e chi le utilizza deve riconoscere una parte di questo valore destinandolo ai territori che stoccano, gestiscono e proteggono le risorse”.
Il principio fondamentale per il Presidente Mottinelli è che si effettuino le gare per l’attribuzione delle concessioni idroelettriche in sede di rinnovo, evidenziando, tra i criteri per la selezione della gara, la compensazione ambientale a favore dei territori montani e dei loro enti locali, ripristinando il decreto Bersani, legge 59/99.
"Condivido la soddisfazione della Consigliera Donatella Martinazzoli, che ha fatto propria la battaglia che da anni sto portando avanti a livello ministeriale, in qualità di componente della Giunta dell’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, con l’On. Enrico Borghi, il sottosegretario Ugo Parolo e il Consigliere Regionale Corrado Tomasi. Da sempre – continua Mottinelli – sostengo che deve essere definito anche nel nostro Paese il pagamento dei servizi ecosistemici-ambientali; l’acqua è la prima risorsa sulla quale declinare questo principio, concreto e sussidiario. L’acqua è un bene pubblico e come tale deve essere riconosciuto fino in fondo il ruolo dei territori che proteggono questo bene. Il valore dei territori è evidente. E come tale, i corrispettivi individuati devono essere garantiti per gli Enti locali, per i Comuni e le Unioni. 
E’ mia intenzione proporre a Regione Lombardia che l’intera somma, pari a circa 4 milioni di euro, sia totalmente messa a disposizione della Provincia di Brescia e dei Comuni. Questa cifra, unita ad altre risorse provenienti da Provincia e Regione, costituisca un fondo da destinare alla Valle Camonica, come riconoscimento di Area Interna, per la quale presenta tutte le caratteristiche”.
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