Consiglio in carcere: il ricordo di Arcai

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Da il Brescia 8 maggio 2007

A chiudere i lavori della giornata è stato l’intervento di uno degli ospiti di Canton Mombello che – con parole appassionate – ha ringraziato le istituzioni perché «anche grazie a questa occasione ci sentiamo a pieno titolo cittadini di Brescia». Il detenuto, quindi, ha ribadito la necessità di realizzare al più presto una nuova struttura, chiesto che «la relazione del garante venga tenuta in seria considerazione» e lanciato un appello affinché ci sia il massimo sostegno alle associazioni di volontariato che ogni giorno operano all’interno dei due istituti di pena bresciani. Ma anche sui “banchi” del Consiglio comunale c’era chi era visibilmente emozionato per l’occasione. È il caso di Cesare Meini, applauditissimo per il suo intervento a braccio. Di Giovanbattista Colangelo (a cui tremava la voce) e di Andrea Arcai. Il capogruppo di An, infatti, nel suo discorso ha ricordato che tutta la sua vita – in qualche modo è stata collegata al carcere. Prima come figlio di giudice, poi come carcerato in attesa di giudizio (la detenzione per lui è durata qualche mese, poi è stato assolto con formula piena) per la strage di piazza Loggia, quindi come avvocato e «oggi anche come consigliere comunale». a.t.

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