Desenzano verso il voto (archivio)

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Da il Brescia 11 maggio 2007 (andrea tortelli)

«La scommessa è che Desenzano continui a crescere e ad attirare turisti, ma in modo che lo sviluppo sia compatibile con l’ambiente e con le esigenze dei residenti». È il sindaco uscente Fiorenzo Pienazza a dettare i termini della sfida per conquistare la capitale del Garda nelle elezioni del 27 e 28 maggio. E su questo fronte il candidato del centrosinistra – ad appoggiarlo l’Unione, una civica personale e un’altra di sinistra – sostiene di partire avvantaggiato rispetto ai due avversari.
«Dopo 25 anni di vuoto», spiega, «abbiamo approvato un nuovo piano regolatore: le opposizioni ci hanno accusati di essere stati poco coraggiosi, ma la verità è soltanto che abbiamo voluto fare sì che lo sviluppo del territorio non ne snaturasse l’identità. In un paio d’anni», continua Pienazza, «Desenzano d’anni dovrebbe arrivare a 30mila abitanti: se avessimo dato l’ok a tutte le richieste di edificazione che ci sono arrivate nello stesso arco di tempo avremmo superato i 40mila». E a dimostrazione della sua coerenza il sindaco uscente cita anche quanto fatto sul fronte del verde con la creazione del secondo parco più grande della provincia di Brescia (514 ettari). Anche questo nel nome dell’obiettivo di “una città che cresce e respira”, come recita lo slogan principale scelto per la campagna elettorale. Per batterlo il suo primo sfidante – almeno sulla carta – ha rispolverato invece il motto “Con la ragione e con il cuore” che nelle elezioni del 1998 l’aveva portato alla vittoria. Dopo la parentesi del 2002 (in cui al primo turno aveva deciso di correre con una sua lista alternativa al centrodestra) Cino Anelli ha deciso di tornare alla casa madre presentandosi agli elettori con il sostegno di tutta la Cdl (sette liste) e di una civica. E per tornare in sella Anelli ha scelto di puntare soprattutto sulla quotidianità. «Con le risorse a disposizione del Comune», spiega, «grandi progetti non se ne possono fare e anche la questione dei parcheggi mi pare si si stia risolvendo con la nuova struttura della Maratona. Credo che ai cittadini interessi soprattutto innalzare la vivibilità del paese partendo dalle cose più piccole, come le buche sulla strada». Senza dimenticare, però, idee più ambiziose come la seconda stazione di ionizzazione dell’acqua potabile e l’allungamento della spiaggia – realizzata nel suo primo mandato – che va dal ponte della veneziana al Park Hotel.
Ma a contendergli i voti degli elettori c’è innanzi tutto il suo ex vicesindaco Enrico Frosi che – pur essendo ancora iscritto a Forza Italia – si presenta contro il suo partito con «due vere liste civiche». «Non ritenevamo giusto accettare supinamente la candidatura di Anelli che nel 2002 aveva contribuito alla vittoria di Pieanazza», dice, «è per questo che abbiamo deciso di scendere in campo con un’alternativa sopra le parti». Nel suo programma «la proposta di abolire l’Ici sulle prime case, un no deciso alle speculazioni edilizie e tanto pragmatismo. Tutti i sindaci che si sono alternati alla guida di Desenzano negli ultimi 20 anni», incalza, «hanno proposto parcheggi, l’ampliamento dei porti, nuove spiagge, il palazzetto dello sport e il teatro nel castello. Nessuno ha mantenuto la parola e non è questione di di destra o sinistra», conclude Frosi, «io punto sulle cose concrete», chiosa, «e ho tutti i numeri per arrivare al ballottaggio».

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