Da il Brescia 12 maggio 2007
Oltre 97 milioni di euro. Questa la risposta della Loggia ai problemi e alle trasformazioni della famiglia. Una risposta articolata in interventi socio-assistenziali che coprono l’intero arco della vita, dei servizi per la prima infanzia alla cura degli anziani. «In vista del Family Day di domani (oggi, ndr) – spiega il vicesindaco Luigi Morgano – ci sembrava utile dire cosa abbiamo concretamente fatto in questi anni per sostenere quella che è l’istituzione fondamentale della società. E allora non possiamo non partire dallo sforzo economico che abbiamo messo in campo». Nel bilancio di previsione per il 2007 la Loggia aveva programmato una spesa pari a circa 88 milioni di euro complessivi, suddivisi in servi alla persona e alla famiglia (49 milioni), politiche per la scuola (33) e attività sportive e per il tempo libero (5). «A questa previsione iniziale – continua Morgano – proporrò nel consiglio comunale del 25 maggio una variazione di bilancio in modo che la cifra totale superi i 97 milioni di euro, oltre il 50 per cento della spesa corrente del Comune. Tra le nostre linee guida c’è stata l’idea di sostenere i nuclei famigliari nelle loro normali funzioni, e non solo nelle situazioni di disagio (ecco allora le iniziative sportive, culturali, scolastiche o per il tempo libero)».
«La fotografia che emerge da questi dati – commenta l’assessore Fabio Capra – ci dice come alle trasformazioni sociali ed economiche degli ultimi 10 anni abbiamo risposto con più risorse e più servizi. Dal 2001 al 2007 il mio assessorato ha visto passare la spesa per i servizi sociali da 21 milioni a 33. Abbiamo una rete di asili nido che offre 1.350 posti (a cui si aggiungono 142 contributi di maternità) e sono 2.200 i minori alla nostra attenzione. Per gli anziani non autosufficienti offriamo un contributo economico (fino a 450 euro) per l’assunzione di badanti: in un mese abbiamo avuto 85 domande e contiamo di poter sostenere 200 famiglie». Tra la gamma di prestazioni offerte dal Comune anche servizi per gli stranieri (sono 26mila quelli residenti a Brescia) e per i portatori di handicap (sono 450 i disabili utenti per una spesa di 3 milioni).
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