Elezioni, partecipazione scarsa

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Da il Brescia 28 maggio 2007 (andrea tortelli)

Complice forse l’acquazzone del tardo pomeriggio, è stata modesta la partecipazione nel primo giorno di votazioni nei nove Comuni bresciani chiamati alle urne. Alle 22, infatti, aveva votato il 57 per cento degli elettori. Un dato in calo di oltre tre punti rispetto alla precedente tornata  (tutti i paesi che hanno fatto peggio del 2002), ma comunque ben al di sopra della media nazionale.
In questo contesto, però, salta all’occhio anche qualche dato clamorosamente negativo e il più evidente è quello di Cazzago San Martino, dove l’affluenza in serata si è fermata a un misero 54,9 per cento,  quasi tredici punti in meno rispetto al dato di cinque anni prima (67,3) e il dato più basso in assoluto. Segno – evidentemente – che i tre candidati in lizza (Giuseppe Foresti per il centrosinistra, Antonio Mossini sostenuto dall’asse Forza Italia-Lega e Leonardo Sardini appoggiato da Udc e An) non sono riusciti ad appassionare e chiamare a raccolta i loro concittadini. È andata poco meglio  a Desenzano del Garda, che con oltre 27mila abitanti è il più grande dei Comuni bresciani al voto e l’unico in cui – nel caso nessuno degli aspiranti sindaci superi il 50 per cento dei consensi – tra due settimane si passerà al ballottaggio. Nella capitale del Garda, infatti, alle 22 aveva votato soltanto il 55,4 per cento degli aventi diritto. Il secondo dato peggiore in assoluto, anche se il calo (meno tre) rispetto agli altri comuni è contenuto. Crollo verticale, invece  in Franciacorta, dove Rovato per poco ha mancato la maglia nera dei cugini cazzaghesi. Nella precedente tornata, infatti, la prima giornata si era chiusa con il 67,9 per cento, mentre ieri – nonostante in campo ci fossero ancora tre candidati – ci si è fermati al 56,1. Un dato inferiore in valore assoluto anche a quello della più piccola Darfo Boario Terme dove alle urne è andato il 58,5 per cento dei cittadini contro il 65 del 2002. Ma qui erano in quattro – tra cui il sindaco uscente, il suo predecessore e un sottosegretario del Governo Prodi – a contendersi la poltrona di primo cittadino.
Passando ai Comuni minori in leggero calo la partecipazione a Gottolengo (62,6 per cento contro 58,7), mentre le due cenerentole di questa tornata non sono riuscite a contenere i “danni”. A Paspardo (616 aventi diritto al voto), infatti, è andato ai seggi il 74 per cento dei cittadini: il record assoluto, ma un insuccesso  rispetto al 79,5 del 2002. Stesso trend a Provaglio Val Sabbia (984 cittadini, 773 elettori) dove l’affluenza è stata quasi del 71,1 per cento, sei punti in meno di quando si era insediato Ermanno Pasini. Ancora. Acquafredda è al 65 per cento (ma in calo di ben otto punti), mentre Odolo – la capitale bresciana del tondino – si è fermata al 59,4 contro il 62,4 dell’ultima volta. Comunque il calo più contenuto di questo “giro”, quasi a dire che  basta moltiplicare il numero dei candidati (nel Comune che non raggiunge le 2mila anime erano quattro) e quindi dell’«offerta» per invogliare i cittadini a recarsi alle urne. a.t.

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