A Chiari inquinamento selvaggio

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    Sono tre le notizie principali che Chiariambiente ha fornito oggi alla stampa locale riguardo la situazione ambientale della Città di Chiari.

     

    In primo luogo ha reso nota la documentazione con cui ARPA ha accertato, per la prima volta, l’emissione di acque inquinate da parte delle Trafilerie Carlo Gnutti. La fonte è un verbale dell’Arpa datato 11.04.2008 e trasmesso al Comune di Chiari. Vi si legge, tra l’altro, che dei cittadini hanno segnalato la "presenza di acqua color grigio scuro presso il Canale Brioni (un canale irriguo che serve campi coltivati, ndr); percorrendo a ritroso il percorso si riscontrava che lo stesso si presentava privo d’acque subito a monte dello scarico aziendale delle Trafilerie Gnutti". Si accerta dunque, e per la prima volta, che l’acqua ‘incriminata’ proviene da Gnutti. "Si procedeva ad effettuare una verifica presso lo stabilimento (…). Alla presenza del responsabile della sicurezza della Ditta, si riscontrava il normale funzionamento dell’impianto di depurazione". A impianto acceso regolarmente, però, le cose non vanno bene: "lo scarico aziendalle – continua Arpa – presentava però la medesima colorazione dell’acqua riscontrata nel Canale Brioni". I tecnici di Arpa, allarmati, prelevano quest’acqua e i risulati delle analisi, comunicati il 3.06.2008, recitano così: "si rileva il supero dei limiti per i parametri: piombo, rame e zinco; per tale aspetto si è proceduto a informare l’Autorità Giudiziaria". Dunque, ahinoi, le acque malate del canale Brioni vengono proprio da Gnutti, sono inquinatissime ed ora se ne occuperà la magistratura.

     

    In secondo luogo, Chiariambiente è tornata sulle diossine. Un’indagine consegnata dall’azienda al Comune, infatti, ha denunciato la presenza di emissioni di diossine per 14 volte oltre il limite di legge dal camino E4. L’Assessore all’ambiente ha dichiarato che ora "si cercherà di capire se queste emissioni possono avere conseguenze". Non dovrebbe essergli difficile trovare traccia di conseguenze già occorse, basta che si legga il documento con cui Arpa, l’8.05.2008, comunica al Comune che "è stata accertata nei terreni una concentrazione di inquinanti superiori ai limiti di legge". Quali inquinanti? Le diossine (potenti cancerogeni) ! Dove? In un campione di terra raccolto da tecnici Arpa in Via San Bernardino, adiacente le mura di cinta di Gnutti. Quanto superiore al limite? Il doppio: 20,1 ng/kg invece di 10.

     

    La terza notizia è che Chiariambiente, di fronte ad una risposta incomprensibilmente lenta e indecisa dell’Amministrazione, ha deciso di integrare i due esposti già presentati e di attivare i propri legali per tutelare la salute dei clarensi. E’ ora che anche l’Amministrazione si schieri, senza esitazioni, per tutelare la salute dei dipendenti che lavorano nell’azienda, delle centinaia di studenti che frequentano le scuole adiacenti e quella di tutti i cittadini di Chiari e zona.

     

    Ulteriori informazioni su www.chiariambiente.it

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