Proposta: prezzi bloccati per tre mesi

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    Ad oggi hanno aderito 205 ambulanti che posizionano i loro prodotti sulle bancarelle dei mercati di tutta la provincia: per tre mesi si impegneranno a non aumentare di un centesimo il prezzo di almeno la metà della loro merce. L’iniziativa è promossa dall’associzione di categoria Anva – Confesercenti ed ha una duplice missione. Innanzitutto promuovere il commercio ambulante; Alessio Merigo, direttore di confesercenti: «Siamo stanchi che quando si parla di carovita, in televisione vengano inquadrati sempre i banchi dei mercati. Gli operatori manterranno lo stesso costo per le loro merci, indipendentemente dagli aumenti che praticheranno i grossisti, il che significa una potenziale erosione dei margini reddituali». Inoltre, certamente il motivo che sta più a cuore ai cittadini, far fronte al problema del carovita delle famiglie. La questione si fa davvero seria, i prezzi di prodotti di prima necessità sono cresciuti vertiginosamente nell’ultimo anno, i tassi di interesse per chi ha un mutuo da pagare sono ormai alle stelle, ora è arrivato il turno delle bollette energetiche, che aumenteranno significativamente con l’arrivo dell’autunno, e tutto con gli stipendi fermi da anni. L’iniziativa di Confesercenti è stata finora accolta con entusiasmo da parte degli ambulanti, 205 ma se ne potrebbero aggiungere altri se le cose andassero bene. Le bancarelle che praticheranno il calmieramento dei prezzi saranno ben riconoscibili tra le altre nei mercati: esporranno una locandina con il logo dell’iniziativa. Poco spazio per le furberie, dice Merigo: «Chi ha firmato l’accordo, accetta anche la nostra supervisione. Il comportamento degli operatori sarà costantemente monitorato. Sul tema dei prezzi non bisogna scherzare». L’iniziativa oltre al plauso delle associazioni di consumatori avrà il supporto di almeno una ventina di comuni che si sono impegnati a contenere le spese a carico degli ambulanti per l’occupazione del suolo pubblico e per la raccolta dei rifiuti post-mercato. L’operazione «Al mercato prezzo bloccato» (bello lo slogan!) proseguirà fino a fine 2008 ma nessuno vieta che se dovesse avere successo venga estesa anche nei primi mesi del 2009.
    Au.Bi.

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