Castelletti contro il brindisi leghista

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La scorsa settimana, giovedì, l’abbattimento delle baracche abusive occupate dai nomadi presso il campo di via Girelli. Sabato, come annunciato, il ritrovo degli esponenti del carroccio cittadino per il "brindisi", per festeggiare l’allontanamento dei rom. Il gesto proprio non è andato giù a Laura Castelletti, consigliere ed ex presidente del consiglio comunale. In particolare proprio la presenza dell’attuale presidente del consiglio, Simona Bordonali, attira le critiche più aspre: «Come può la presidente del consiglio comunale essere davvero davvero super partes? Come si coniuga il suo ruolo istituzionale con la sua immagine circondata dalle bandiere leghiste, mentre brinda alla distruzione di un campo rom? Come possiamo avere la certezza che manterrà l’equilibrio e la giusta distanza che il suo ruolo esige?». Laura Castelletti riconosce che il campo nomadi abusivo sia giustamente stato abbattuto, l’iter buricratico iniziò anni fa, con la giunta Corsini. Ora, dopo i ricorsi dei nomadi al Consiglio di Stato e al Tar, è arrivato il via libera e la nuova amministrazione, soprattutto la parte leghista, si prende i meriti. Dal legittimo abbattimento al brindisi sulle macerie delle baracche però ce ne passa: «Nella storia del nostro comune mai rappresentanti delle istituzioni cittadine avevano avuto l’indecenza di brindare sulle macerie e la disperazione di altre persone, seppur queste in condizione di non legalità. Quando si ricoprono ruoli istituzionali si ha il dovere di rappresentare l’intera città, anche chi ha votato per altri, e agire di conseguenza. I valori della tolleranza, della fraternità, dell’umanesimo cristiano e l’aiuto alle fasce più deboli, sono stati da sempre concretamente, e silenziosamente, parte del tessuto sociale. Oggi sono stati messi in crisi da un atto che svela il vero volto di alcuni rappresentanti comunali, al di là della maschera istituzionale; una maschera che evidentemente viene indossata con fastidio.»
A.C.

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1 COMMENT

  1. Esprimo alla signora Laura Castelletti la mia gratitudine per aver interpretato ed espresso con parole chiare e coraggiose il sentimento di sdegno di molti cittadini bresciani di fronte all’arroganza e ai comportamenti inqualificabili degli esponenti leghisti che hanno brindato sulle macerie di un campo rom.La nostra città è nelle mani di un vice sindaco che non conosce il sentimento della solidarietà, dell’accoglienza e soprattutto della pietà, che nasconde dietro la difesa della legge l’aridità del suo cuore xenofobo.

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