Adesione al 90%

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    Astensione dal lavoro per il 90-95% dei 1300 dipendenti del reparto elettrico del ramo bresciano di A2A: questo il bilancio della  intera giornata di sciopero indetta dalle categorie sindacali di categoria Filcem Cgil, Flaei Cisl e Uilcem. Numeri importanti per rivendicare non solamente diritti individuali dei lavoratori ma anche una gestione diversa dell’azienda, un ritorno a Brescia delle direzioni strutturate di A2A e non solo la presenza della sede legale, per rivendicare infine chiarezza sui contratti del comparto e sul destino dei lavoratori precari. La protesta dei dipendenti bresciani sembra quasi giocare un assist all’amministrazione comunale ed ai vertici bresciani che nelle scorse settimane si sono battuti per un riequilibrio dei poteri tra Brescia e Milano. I manifestanti nei presìdi degli ingressi hanno ieri ribadito le loro critiche sulla gestione della fusione, sull’ingresso della componente politica in un’azienda che se prima era sana e funzionava a meraviglia ora trova un pò di difficoltà. Lo scorso 3 ottobre Zuccoli, presidente del consiglio di Gestione, ha in un certo senso tranquillizzato i sindacati bresciani garantendo trasparenza sul ricorso ad appalti esterni e rispetto dei contratti in essere con i lavoratori, due delle rivendicazioni avanzate. Ieri i manifestanti hanno ribadito che alle parole deve seguire un documento ufficiale.
    Nello sciopero di ieri i lavoratori hanno assicurato la presenza del 10% del personale per il funzionamento delle centrali di produzione per il teleriscaldamento e per l’assistenza ai cittadini in caso di emergenze. Lo sciopero però può essere solo l’inizio: se ne sono andate 8 delle 24 ore di protesta proclamate.
    A.C.

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