Scheggia ferma la vita di Andrea

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    Una scheggia impazzita partita chi sa come dalla pressa su cui stava lavorando ha centrato in pieno petto Andrea Pelizzari, togliendogli la vita pochi attimi dopo.
    Erano le 7.30 di ieri quando la tragedia è entrata in fabbrica, la "Of.Me.Tra" di Ponte Zanano, azienda che lavora metalli di proprietà di Giovanni Pelizzari, zio 37enne della vittima che ha dato lavoro al nipote Andrea, a sua sorella e al loro padre. Attorno a quell’ora alcuni operai hanno sentito gridare: sono corsi immediatamente verso il luogo da cui provenivano i lamenti e hanno visto Andrea accasciarsi a terra con le mani sul petto. Immediato l’arrivo del 118, ma il cuore di Andrea ha smesso di sbattere poco dopo. La salma è stata trasportata nella sala mortuaria dell’ospedale di Gardona Val Trompia in attesa dell’autopsia. La pressa su cui stava lavorando Andrea è stata posta sotto sigillo, i tecnici di medicina del lavoro stanno indagando sulle cause che hanno fatto si che partisse la scheggia.
    Andrea è nato il 5 agosto del 1980, viveva con la famiglia a Lumezzane, in via San Carlo a Valle. Gran lavoratore, ragazzo serio ed educato con la passione dello sport, motocross soprattutto ma anche ciclismo e sci, lascia la famiglia, la fidanzata e tanti amici. Sarà ricordato per tutte queste cose, non per essere la prima vittima del lavoro a Brescia nel 2009.
    a.c.

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