Sono finiti in carcere con l’accusa di detenzione e spaccio di stupefacenti due fratelli incensurati di Ospitaletto che pare avessero messo in piedi una vera a propria impresa familiare della cocaina.
41 anni il primo, D.R., ufficialmente impresario edile, 31 anni il secondo, R.R. di professione barista. Secondo i carabinieri di Ospitaletto e di Chiari il maggiore dei due fratelli avrebbe curato i contatti con il fornitore di cocaina mentre il minore l’avrebbe ceduta a intermediari più piccoli con il ruolo di spacciatori finali. L’indagine è partita dalla segnalazione che nel bar di R.R. si spacciava droga, ma il bar non è stato chiuso dagli inquirenti. Tutta la droga è stata trovata nelle abitazioni dei due fratelli: duecento grammi nella camera da letto di D.R. e addirittura 1 chilo e 400 grammi, cocaina purissima suddivisa in panetti da un etto, in una cassaforte a muro nell’abitazione del fratello minore. Pur essendo incensurati i due sono in carcere, potrebbero uscirne dopo il colloquio con il Gip.
a.c.
A volte sarebbe utile pubblicare per esteso i nomi dei "bravi cittadini" che speculano e si arricchiscono a danno di poveri diavoli cui la vita ha già, più volte, voltato le spalle. Questi rispettabili, credendo di non nuocere,anzi di essere dei semplici "commercianti" sono, nella loro ignoranza i più crudeli ed infami "assassini". Troppe persone e con loro troppi famigliari sono vittime di questi venditori di morte, bisogna: arrestarli, condannarli, ma anche isolarli, per loro non deve esser usato alcun riguardo. Riguardo e comprensione vanno riservati alle loro vittime.
vogliamo veder pubblicati NOMI E COGNOMI di questi "bravi cittadini"!!!
ma scusate in base a che cosa vi piacerebbe avere nome e cognome??? per soddisfare la vs.curiosità???? forse vi dimenticate che magari queste persone hanno alle spalle delle famiglie con figli che forse dovrebbero essere tutelati o vi piace l’idea che vedano i nomi dei loro cari sbattuti in prima pagina.complimenti
Ecco, adesso direte anche che quelli sono vittime della società che non li capisce…