Da piazzale Repubblica sino in piazza Loggia: almeno 1.500 pensionati hanno fatto sentire la loro voce ieri durante il corteo per le vie della città e poi in piazza per il comizio finale. Un successo secondo gli organizzatori, il che confermerebbe del particolare momento di difficoltà che stanno vivendo i pensionati della nostra provincia che ieri se la sono presa con il piano anticrisi del Governo, in particolare contro la "social card" e i bonus che ai loro occhi sembrano più cotillons che aiuti concreti nelle spese di ogni giorno. Già perchè i problemi partono proprio dalle spese di ogni giorno, inflazionate a dismisura negli ultimi anni e insostenibili per i pensionati che devono pagare un affitto o un mutuo. Si salvano solo coloro che hanno una casa di proprietà, senza tra l’altro potersi permettere agi particolari.
Dal palco il segretario dello Spi Cgil bresciano, Ernesto Cadenelli, lancia una proposta: «Chi ha raggiunto un tenore di vita alto dovrebbe accettare una tassa di solidarietà: vorremmo che fosse applicata una tassa di scopo per due anni sui redditi superiori a 150mila euro, che porterebbe nelle casse dello Stato circa tre miliardi di euro».
La manifestazione si inserisce nella settimana di mobilitaizone della Cgil nazionale.
Au.Bi.
Obama insegna.In AMERICA il ricco si farà carico di qualche problema sociale in più.In ITALIA,invece,chi ha dato ,ha dato; e chi ha avuto,ha avuto. E buonanotte!
perchè i pensionati hanno pututo sfilare in centro, mentre agli studenti è stato vietato?