Inammissibile il reclamo del Comune

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Ci risiamo. Ormai rischia di non fare più notizia. La Corte d’appello di Brescia ha dichiarato inammissibile per incompetenza in materia il reclamo del Comune contro l’ordinanza del giudice Gianluca Alessio, giudice che lo scorso 13 marzo ha riaperto la procedura per la presentazione delle richieste di contributo. A carico del Comune le spese processuali di 1.200 euro.
Soddisfatta la Camera del Lavoro di Brescia che ancora una volta invita il Comune ad estendere a tutti il bonus; si dichiara invece più che mai intenzionata a proseguire nella sua battaglia la Giunta, ora in attesa del verdetto dei giudici della sezione del lavoro che si riuniranno il 20 maggio prossimo. Qualora arrivasse un’altra bocciatura al ricorso, Di Mezza annuncia che il Comune potrebbe rivolgersi al Tar.
Au.Bi.

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1 COMMENT

  1. La Giunta Rolfi/Paroli sta buttando soldi dei bresciani.
    Alla fine di questa vicenda il Comune di Brescia avrà speso più soldi che se avesse dato il bonus bebè, senza discriminazioni, sia ai bimbi italiani che a quelli stranieri.

  2. Come al solito la va buca Madama la Marchesa;ovvero:messere lo Comune! Ma le cause perse in partenza,le paga sempre Pantalone?

  3. BONUS
    Scrivi Bonus leggi discriminazione se non razzismo.
    L’Amministrazione di Brescia istituisce tre provvedimenti, Bonus bebè a sostegno delle neo mamme, per incrementare le nascite sul proprio territorio; Bonus anziani, a sostegno degli ultra settantacinquenni e il Bonus per le famiglie numerosi
    1- Bonus bebè; per volontà della lega prima e di tutto il centro-destra poi, si escludono i bambini nati a Brescia da genitori non Italiani, ma residenti ed elettori a Brescia. Dopo la seconda decisione del giudice del Lavoro di estendere il Bonus a tutti i nati sul territorio cittadino, i giudici della Corte d’Appello di Brescia, lunedì mattina dopo un’udienza-lampo, hanno dichiarato "inammissibile" il reclamo presentato dall’amministrazione di Palazzo Loggia sul Bonus bebè. Il municipio è stato perciò condannato al pagamento delle spese processuali.
    Risultato: tre sentenze di condanna contro questo provvedimento discriminatorio e razzista;

    2- Bonus anziani per gli ultra settantacinquenni, si escludono tutti i pensionati sociali e tutti i pensionati dai 60anni in su (donne) e dai 65anni in su (uomini), inoltre tutti i pensionati che non risiedono in città da almeno 10 anni;

    3- Bonus famiglie numerose, si escludono le famiglie numerose residente a Brescia da meno di 5 anni, il vincolo dei 5 anni si estende anche alle agevolazioni (trasporto, mensa e retta iscrizione ai nidi, alle scuole materne ed elementare), mettendo in crisi le famiglie numerosi, che oltre a non percepire il Bonus dovranno pagare le rette, la mensa e il trasporto.

    Tre provvedimenti discriminatori un unico risultato aumentare il disagio sociale delle fasce più deboli.

    Consigliere Francesco Patitucci
    “Gruppo Di Pietro Italia dei Valori”

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