Domattina il pronunciamento del giudice

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    Arriverà domattina intorno alle 9 l’atteso pronunciamento del giudice Lucia Cannella in merito alla questione sollevata dai comuni di Brescia e Milano, che chiedono di poter esprimere il proprio voto (da soci di maggioranza) nella seconda giornata di assemblea A2A.
    Nella giornata odierna invece inconsueta assemblea del Consiglio di Sorveglianza (l’ultima presieduta da Capra?) convocata per dare una risposta agli interrogativi sollevati dalla Consob che chiede se le decisioni prese da Capra siano state "personali" o "collegiali".
    a.c.

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    1 COMMENT

    1. Domani, mercoledì 3 giugno 2009, l’Assemblea degli azionisti A2A approverà comunque il 1° punto all’ordine del giorno “Proposta di destinazione dell’utile d’esercizio al 31 dicembre 2008 e distribuzione del dividendo” perché tale proposta di un dividendo pari ad €. 0,097 per ogni azione è stata unanimemente formulata sia dal Consiglio di Gestione che dal Consiglio di Sorveglianza che hanno anche approvato i bilanci e i piani industriali della Holding. La battaglia, se ci sarà, riguarderà il secondo punto e cioè la sostituzione del Consiglio di Sorveglianza. Sul primo punto si rileva una vistosa anomalia e cioè che l’utile d’esercizio 2008, meno la riserva legale obbligatoriamente accantonata, è di €.163.119.435 e che il totale dei dividendi erogati è di €. 301.280.804 con ben €. 138.161.369, pari all’85% in più, da prelevare dalle altre riserve che di fatto sono parte del capitale netto. Tutti gli “esperti” dicono che in questo tempo di crisi globale è bene e sano erogare pochi dividendi e non sicuramente il capitale, ma possono sbagliar anche loro!
      E se questo andazzo prosegue sul secondo punto, oltre alle legittime sostituzioni di amministratori, vi sono forti dubbi che sui lauti stipendi percepiti dai nominati vi siano significativi tagli.
      Ricordiamoci tutti però che il 27,45% di A2A per i bresciani di Brescia città significa oggi giugno 2009 un patrimonio di €.1.132.000.000 pari a circa 2.187 miliardi di vecchie lire. E’ tanto, ma ricordiamoci anche che lo stesso era il doppio neanche due anni fa, al 1 gennaio 2008, e che è bene interessarsi dei propri beni come dei propri debiti.

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