Si riaccende la protesta del latte

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    Duecentomila litri di latte a terra. Copagri ha dato il via ieri a quella che potrebbe diventare una nuova, prolungata, protesta in difesa dei diritti degli allevatori.

    A Castenedolo, davanti al caseificio Ambrosi, sono stati sparse sul suolo centinaia di migliaia di litri latte, non certo facile per chi quel latte l’ha prodotto con fatica. Un gesto eclatante che vuole richiamare l’attenzione del presidente di Ambrosi che è pure presidente di Assolatte-Confindustria. Agli allevatori l’Unione Europea ha proposto un prezzo unificato del latte pari a 0.26 centesimi al litro, a fronte di spese di produzione che arrivano secondo Copagri a 0.48 euro. Gli allevatori (solo una sigla presente ieri, ma la protesta potrebbe allargarsi a Cia e Confagricoltura) vorrebbero un intervento deciso del Governo, un aiuto in nome del diritto a un giusto prezzo per il latte.
    Dalla prossima settimama, a turnazione, gli allevatori non consegneranno il latte ai caseifici, distribuendolo gratuitamente ai cittadini che si recheranno in cascina a prenderlo.
    Au.Bi.

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