A luglio economia in leggera ripresa

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    Nel mese di luglio, secondo quanto riporta l\’ultima indagine di Aib, la produzione dell’industria bresciana ha evidenziato, pur con qualche distinguo, un ulteriore recupero, il quinto dall’inizio dell’anno. La produzione è aumentata per 43 imprese su 100, con un saldo positivo del 31% tra imprese che dichiarano variazioni in aumento e in diminuzione.

    L’andamento per classi dimensionali denota un significativo aumento della produzione per le grandi imprese, per quelle di maggiori dimensioni e per le imprese medie; un aumento più contenuto per le piccole imprese, per le medio grandi e per le micro imprese.

    ● L’utilizzo degli impianti riflette, in parte, l’andamento dell’attività produttiva, con una quota del 35% delle imprese che dichiara di averlo aumentato. Il livello di utilizzo, rispetto al potenziale, è giudicato basso dal 34% delle aziende.

    ● Complessivamente, le vendite sul mercato nazionale sono aumentate per oltre un terzo delle aziende, con un saldo positivo del 22% tra imprese che dichiarano variazioni in aumento e in diminuzione; quelle nei Paesi UE presentano un saldo positivo del 20% e quelle nei Paesi extra UE fanno rilevare un saldo positivo del 19%.

    ● Le giacenze di prodotti finiti e le scorte di materie prime risultano adeguate alle esigenze dalla maggioranza degli operatori. La manodopera è rimasta invariata per l’84% delle aziende, con un saldo pressoché nullo fra entrate e uscite di forza lavoro.

    ● Le prospettive a breve termine sono leggermente sfavorevoli: il saldo, tra imprese che prevedono variazioni in aumento e in diminuzione, è di poco negativo (- 3%). Le previsioni sull’utilizzo degli impianti risultano moderatamente negative. La manodopera è prevista stabile dal 75% delle aziende e in diminuzione dal 15%.

    ● Gli ordini dal mercato interno sono previsti in diminuzione dal 15% delle aziende, con un saldo negativo del 3% tra imprese che dichiarano variazioni in aumento e in diminuzione; quelli dai Paesi UE presentano un saldo positivo dell’1% e quelli dai Paesi extra UE fanno rilevare un saldo negativo del 2%.

    L’Indagine viene effettuata mensilmente su un panel di 250 imprese associate appartenenti al settore manifatturiero.

    L’andamento per settore

    ● Abbigliamento

    Il settore mostra, per il terzo mese consecutivo, un timido incremento dell’attività produttiva. Le vendite in Italia e all’estero hanno avuto una dinamica molto positiva. Aumentano le giacenze di prodotti finiti e le scorte di materie prime. Le prospettive a breve sono negative, anche se gli ordini nazionali ed esteri risultano ancora in modesto aumento. La manodopera è prevista in diminuzione.

    ● Agroalimentare e caseario

    L’attività produttiva segnala una flessione, dopo il balzo registrato nel mese di giugno. Le vendite in Italia e all’estero presentano dinamiche moderatamente negative. Le scorte di materie prime sono in leggero calo, mentre le giacenze di prodotti finiti risultano adeguate. Le aspettative per i prossimi mesi sono molto positive, sostenute in particolare dalla domanda interna. La manodopera è prevista in modesto aumento.

    ● Calzaturiero

    La produzione evidenzia un andamento particolarmente vivace, trainata dalle vendite nazionali, mentre quelle all’estero risultano particolarmente negative. La manodopera è rimasta stabile, ma le previsioni a breve sono negative. Le aspettative sulla produzione sono sfavorevoli, sebbene si segnali un’inversione di tendenza per quanto riguarda gli ordinativi esteri.

    ● Carta e stampa

    Per il secondo mese consecutivo le imprese del settore evidenziano segnali di forte ripresa della produzione, sebbene il livello di attività rimanga comunque molto basso rispetto al potenziale. La dinamica delle vendite è sostenuta, sia sui mercati nazionali, sia su quelli esteri. L’occupazione evidenzia invece una dinamica negativa. Le prospettive a breve sono volte a un ridimensionamento produttivo, con un calo degli ordini nazionali. La manodopera è prevista sostanzialmente stabile.

    ● Chimico, gomma e plastica

    Prosegue la fase congiunturale decisamente positiva per le imprese del comparto, sebbene il gap produttivo rispetto al potenziale aziendale sia ancora piuttosto elevato. Le vendite in Italia e in UE sono molto dinamiche, piatte invece quelle nei Paesi extracomunitari. La produzione a breve è prevista in diminuzione, trainata al ribasso dagli ordini nazionali; l’occupazione dovrebbe a sua volta subire un modesto calo.

    ● Legno e mobilio

    L’attività produttiva ha evidenziato una variazione congiunturale significativamente positiva per il terzo mese consecutivo. Risultano in flessione le vendite in Italia, piuttosto piatte quelle nei Paesi esteri. La manodopera non ha subito variazioni e si conferma tutto sommato stabile anche a breve termine. Le prospettive sono per il sostanziale mantenimento dei livelli produttivi rilevati.

    ● Maglie e calze

    Le aziende del comparto continuano a mostrare una sensibile flessione dell’attività produttiva. Le vendite sono in calo, sia in Italia sia all’estero. Anche l’occupazione risente dell’attuale quadro congiunturale. Le previsioni a breve risultano ancora molto sfavorevoli, trascinate al ribasso dal forte calo degli ordini nazionali.

    ● Materiali da costruzione ed estrattive

    L’attività produttiva delle imprese del settore è ancora piuttosto debole, confermando una tendenza negativa iniziata negli ultimi mesi del 2009. La dinamica delle vendite sui mercati nazionale ed esteri risulta piuttosto stagnante. Le giacenze e le scorte risultano adeguate. Le previsioni a breve per tutti i principali indicatori rimangono negative, ad eccezione degli ordini dai Paesi extra UE.

    ● Metallurgico e siderurgico

    Il settore evidenzia un ulteriore balzo della produzione, dopo quelli rilevati nei primi mesi del 2010, sebbene il livello di attività sia ancora basso rispetto al potenziale. Aumentano le vendite, soprattutto in Italia, diminuiscono le giacenze di prodotti finiti. Le previsioni a breve sono positive, sebbene la chiusura degli impianti in agosto necessariamente frenerà il trend di crescita nel complesso del trimestre estivo.

    ● Meccanica di precisione e costruzione di apparecchiature elettriche

    Prosegue il trend positivo della produzione, iniziato nei primi mesi di quest’anno. L’attività produttiva è tuttavia ancora relativamente bassa rispetto al livello ottimale. Le vendite risultano positive sui mercati comunitari, mentre quelle nazionali appaiono in affanno. La manodopera ha avuto una dinamica moderatamente negativa. Le prospettive a breve sono per il mantenimento dei livelli produttivi di luglio, con un incremento delle vendite extra UE.

    ● Meccanica tradizionale e mezzi di trasporto

    Le aziende del comparto segnalano un ulteriore incremento dell’attività, dopo quello rilevato nei due mesi precedenti. Le vendite sono aumentate sia in Italia sia nei mercati esteri, particolarmente nei Paesi comunitari. Le aspettative a breve sono moderatamente negative per tutte le variabili analizzate, soprattutto per gli ordini extra UE e l’occupazione.

    ● Tessile

    Il settore segnala un modesto balzo dell’attività produttiva, dopo il calo del mese precedente. Il livello di attività rimane comunque assolutamente basso rispetto al potenziale. Resta in evidenza l’ottimo andamento delle vendite in Italia, mentre diminuiscono le vendite nei Paesi UE. Le giacenze di prodotti finiti, le scorte di materie prime e la manodopera risultano in crescita. Le aspettative a breve termine sono per il mantenimento dei livelli produttivi di luglio, sebbene si segnalino previsioni favorevoli per gli ordini nazionali, comunitari e per la manodopera. 

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