Residenti reclusi e infuriati

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    Il campionato è appena cominciato, ma già i residenti di Mompiano ne hanno fin sopra i capelli. Ce l’hanno col sindaco, reo di non tutelare i propri cittadini e di permettere al questore di blindare un intero quartiere per una partita di calcio. E ce l’hanno con Corioni, che vorrebbe lo stadio nuovo "in regalo" dalla città.

    La signora Marina Rossi, presidente dell’associazione Commercianti e artigiani di Mompiano, ieri ha riunito i membri e tutti i cittadini interessati e ha messo sul tavolo tutti i problemi legati alla questione sicurezza nei giorni della gare interne del Brescia. Problemi di natura economico-commerciale (se nessuno può circolare liberamente, nemmeno i clienti degli artigiani e dei laboratori alimentari, come si vende? i ricavi nei giorni delle gare sono anch’essi… blindati) ma anche problemi di libertà personale. Nel quartiere prima della gara con la Roma, giocata di mercoledì, era difficile pure tornare a casa propria, pure andare a prendere i figli fuori da scuola.

    I cittadini vorrebbero che la squadra del Brescia ne andasse da Mompiano, non importa se a Castenedolo o a Buffalora. E il vecchio Rigamonti? Guai a toccarlo, tuonano. Niente abitazioni, niente uffici né tantomeno un nuovo centro commerciale (se si costruisse la cittadella dello sport a Buffalora la giunta potrebbe dare le volumetrie sull’area alla ditta costruttrice). Che lo si dia in gestione al Cus, piuttosto.
    a.c.

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