Monti, pausa prima dell’Entella

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    Il Montichiari si mette alla finestra e segue con la massima attenzione le indicazioni che l’ottava giornata di andata del girone A di Seconda Divisione ha in serbo. Questa domenica, infatti, la squadra rossoblu è attesa da un turno di riposo, una sosta che può venire utile sia per tracciare un breve punto della situazione in casa monteclarense che per accumulare energie preziose da utilizzare a partire da domenica 24 ottobre, quando la formazione allenata da Claudio Ottoni riprenderà il suo cammino per rendere visita all’Entella. In vista di un appuntamento delicato come quello che porterà capitan Fusari e compagni a Chiavari, il Montichiari (che, approfittando della sosta, domani sera manderà una sua rappresentanza insieme al presidente Maurizio Soloni a seguire l’incontro valido per il Campionato femminile di A/2 tra Leonessa Brescia e Mestrino per dare così vita ad un nuovo gemellaggio con il sodalizio cittadino che punta a diffondere e valorizzare la pallamano) può dedicarsi ad alcune riflessioni. Considerazioni che non si discostano molto dall’andamento della gara di Coppa Italia, giocata proprio mercoledì a Cremona. Una partita che ha ribadito una volta di più le indubbie potenzialità dei giovani che completano l’organico rossoblu. Dalla linea verde giungono segnali veramente interessanti per la compagine di Mister Ottoni, che può contare non solo sui giocatori maggiormente utilizzati finora, ma che può ricevere risposte più che affidabili pure da quegli elementi che fino a questo momento hanno goduto di meno spazio. Al tempo stesso, proprio come sta ripetendo a più riprese lo stesso tecnico monteclarense, il Montichiari (inteso nella sua totalità) è chiamato a compiere un ulteriore passo in avanti, un passo non certo di grandi dimensioni, ma che ha davvero tutte le carte in regola per permettere alla matricola bassaiola di spiccare il salto di qualità definitivo. Una situazione che, per certi versi, può riportarci alla sfida di Coppa Italia con la Cremonese, dove il Montichiari non solo ha superato con autorevolezza l’esame di un campo prestigioso come lo Zini, ma è giunto ad un soffio (letteralmente) da una qualificazione tanto prestigiosa quanto meritata. Nel momento di chiudere questa brillante missione, però, la compagine rossoblu non ha avuto la determinazione per conservare gelosamente il prezioso vantaggio firmato dallo splendido stacco di testa di Bettenzana. In questo senso, proprio come ha ribadito Claudio Ottoni al termine degli amari supplementari che hanno promosso al turno successivo i grigiorossi, sarebbe bastato davvero poco per condurre vittoriosamente in porto una contesa che fino a quel momento non aveva affatto mostrato la categoria di differenza che esiste tra le due contendenti. Qualche piccolo accorgimento e, soprattutto, la gestione determinata e grintosa delle fasi decisive del match non avrebbero certo permesso che, a soli 5′ dal termine, il pallone rimanesse per qualche secondo di troppo nell’area ospite. In casi di questo genere qualche sano rinvio a campanile (compresi alcuni "accorgimenti" che possono interrompere il gioco degli avversari) avrebbe potuto impedire alla Cremonese di portarsi in avanti e di rendersi pericolosa, acciuffando proprio all’ultimo assalto il diritto a giocarsi i supplementari (in seguito fatali ai ragazzi di Mister Ottoni). Osservazioni che, in estrema sintesi, si possono estendere (con le debite correzioni) a questa prima parte della stagione vissuta dal Montichiari. In effetti la squadra rossoblu, nonostante la giovane età, ha avuto un impatto senza dubbio positivo con la nuova categoria. Pur vestendo i panni della matricola la compagine allenata da Claudio Ottoni si sta segnalando per l’ordine e la capacità a produrre gioco. Una squadra ben disposta in campo e in grado di assumere spesso e volentieri le redini delle operazioni. Segnali evidentemente molto positivi, che però non sono stati accompagnati dalla raccolta di punti che sarebbe stata giusta e meritata e questo sia per qualche episodio davvero avverso sia per una certa incapacità di gestire le diverse fasi della partita e di chiudere l’incontro a proprio favore quando si può e lo si deve fare. Un "peccato di gioventù" come è stato detto da diverse parti, ma anche la poco gradita conseguenza legata al fatto di non riuscire a interpretare i momenti topici della gara con quella grinta e quella determinazione agonistica che fanno la differenza. Una vera e propria fame di gol e di vittorie che è stata indicata da Mister Ottoni ai suoi ragazzi come la chiave che può permettere al Montichiari di trasferire sul campo tutte le doti a sua disposizione e far vedere fino in fondo tutto il suo valore. Il lavoro fin qui svolto da tutto il gruppo è decisamente di prima qualità. Adesso si tratta di far proseguire il proprio cammino in questa stessa direzione, aggiungendo l’ingrediente che può dare alla ricetta monteclarense tutto il suo sapore. Quella grinta, quella determinazione, quella voglia di vincere sempre e comunque, quella capacità di non mollare e di non accontentarsi mai che possono trasformarsi in un autentico trampolino di lancio per il Montichiari, permettendogli di raggiungere strada facendo tante soddisfazioni. Un’aggiunta che dovrà essere preparata e realizzata già in vista del prossimo impegno di Campionato di domenica 24 ottobre, quando a Chiavari saranno in palio punti che valgono letteralmente doppio.   

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