Terzo titolo della Stagione lirica bresciana, in scena il 29 e il 31 ottobre, è il capolavoro estremo di Wolfgang Amadeus Mozart, Die Zauberflöte.
Il flauto magico è un’opera pervasa di mistero, avvolta in un’aura favolosa: accettare questa condizione è forse l’unica via per entrare correttamente dentro il suo mondo e capire ciò che la musica vuole trasmetterci. Un’opera visionaria, antica e moderna, un capolavoro di straordinaria complessità, ma anche fiaba apprezzata dal pubblico di ogni età. L’atmosfera generale dell’opera quindi non rinuncia a quella moda del fiabesco che aveva fatto la fortuna del Singspiel e che rivivrà sul palcoscenico del Grande nell’incontro tra il capolavoro mozartiano e un artista che da anni coinvolge il pubblico di tutte le età con le sue “favole” interpretate da una straordinaria compagnia di marionette: l’allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi, in coproduzione con Teatri S.p.A. di Treviso e Teatro dell’Aquila di Fermo, vede infatti la firma per regia, scene e costumi di Eugenio Monti Colla, ideale interprete visivo di quest’opera, in quanto ha trascorso gran parte della sua vita a scrivere e dirigere gli spettacoli della storica Compagnia marionettistica Carlo Colla e Figli. In questo allestimento Eugenio Monti Colla abbandona per una volta le marionette della storica compagnia Carlo Colla e Figli per mettere in scena artisti in carne ed ossa: Il ruolo della Regina della Notte sarà affidato a Clara Polito, protagonista di gran classe che metterà in mostra una vocalità di valore integrandola con una presenza scenica accattivante; insieme a lei Stefano Rinaldi Miliani (Sarastro), Loredana Arcuri (Prima Dama), Filippo Bettoschi (Papageno), Serena Gamberoni (Pamina), Leonardo Cortellazzi (Tamino), Laura Catrani (Papagena), Anicio Zorzi Giustiniani (Monostato); e ancora Lorena Scarlata, Angela Nicoli, Alessandro Calamai, Marco Voleri, Silvia Spruzzola, Beatrice Palumbo e Simona di Capua.
Lo spettacolo, dopo 11 anni di assenza dal palcoscenico del Grande, verrà rappresentato in lingua originale con sopratitoli in italiano. A dirigere la grande fiaba “tedesca” è stato chiamato Oliver Gooch, oggi considerato uno degli artisti emergenti del panorama musicale inglese, che con ottoni e percussioni d’epoca cercherà di rievocare i toni originali dello spettacolo. Si è formato tra i giovani artisti della Royal Opera House e in Italia ha esordito alla guida dell’Orchestra 1813 nell’edizione 2010 di PocketOpera, dopo aver già partecipato in Gran Bretagna ad un progetto gemello.
I biglietti per entrambe le recite sono esauriti. La biglietteria è comunque aperta fino a domenica 31 ottobre (orario di apertura: 11-14 / 16-19 / da mezz’ora prima degli spettacoli).