Condannato per estorsione, cinese si presenta in questura per una pratica (ma era quella d’arresto…)

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    Alla vigilia del Natale, personale del locale Ufficio Immigrazione ha tratto in arresto un cittadino cinese, P.L.H. del 1953, colpito da mandato di cattura per espiazione pena, spiccato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Nola.

    Lo stesso, convocato presso l’Ufficio Immigrazione con una scusante relativa ala pratica di rinnovo del permesso di soggiorno, veniva al suo arrivo tratto immediatamente in arresto, in esecuzione al mandato da cui era stato colpito per il reato di estorsione e lesioni aggravate.

    Lo straniero è stato condannato infatti perché estorceva continuamente denaro alla moglie legalmente separata, attraverso reiterate minacce a lei e ai figli. In particolare in una circostanza, l’uomo aveva procurato alla donna uno sfregio permanente al volto.

    L’uomo veniva quindi associato presso la casa Circondariale di Canton Mombello dove sconterà 5 mesi e 28 giorni di reclusione.

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