La Cisl sulla tragedia di Quinzano: vigilantes costretti a orari assurdi e senza regole certe, ecco perché succedono certe tragedie

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Carenza di regole certe, scarsa formazione professionale, orari massacranti per arrotondare uno stipendio base di circa mille euro. Sono queste – secondo la Cisl – le cause di tragedie come quella accaduta a Quinzano, dove una guardia giurata ha ucciso due rapinatori.

 

A spiegarlo è Alberto Pluda, sindacalista della Fisascat, che segue il settore delle guardie giurate che nel Bresciano occupa circa mille addetti. “Una guardia giurata”, ha spiegato alle agenzie, “fa 40 ore di formazione, poi ha il porto d’armi e può utilizzare una pistola. Ma non è mai stato fatto un regolamento preciso che indichi che cosa si può o meno fare”. Inoltre “spesso le guardie giurate sono costrette a fare una barca di straordinari per arrotondare il loro stipendio. E dopo 15 ore di lavoro stressante e pericoloso a qualcuno può capitare di perdere il controllo”.

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1 COMMENT

  1. condivido pienamente la posizione del sindacalista. e ribadisco che uccidere due persone, anche se malviventi, è sempre omicidio, soprattutto perchè non avevano pistole. il vigilante avrebbe potuto evitare i colpi mortali.

  2. Sono d’accordo con quello che scrivete,ma questo settore e’ da sempre carne da macello.Parole e solo parole,ma chi ci tutela???Ancora non l’ho capito…..veniamo sfruttati in tutto oltre gli orari in alcune zone d’ Italia,andiamo a svolgere il nostro dovere impiegando i propri mezzi e senza nessun tipo di rimborso spese!!!!Che fine faremo!!

  3. Da sempre gli organi di informazione versano fiumi di inchiostro e di parole sulle condizioni di vita dei lavoratori, come in questo ultimo periodo, dove, per le note vicende Fiat, si parla molto degli addetti della grande industria.

    Ci sono però, categorie di lavoratori molto spesso dimenticate, non meno importanti delle altre, in modo particolare le Guardie Particolari Giurate.

    La vigilanza privata, da decenni svolge nel paese un ruolo estremamente delicato, come il controllo del territorio, vigilanza ai musei, aeroporti, banche, aziende pubbliche e private, enti pubblici, scorta valori, antirapina, ecc.

    Attualmente in Italia ci sono circa 50.000 addetti, con uno stipendio iniziale di circa mille euro al mese, uno stipendio vergognoso per il ruolo che svolgono, per le responsabilità e per il rischio quotidiano della propria persona.

    Sono note le stragi consumate dalla criminalità organizzata sui blindati portavalori, le tante Guardie Giurate ammazzate davanti alle banche, non ultimo, il grave fatto di sangue avvenuto in una banca vicino a Casoria (NA), in data 26 Ottobre 2010, dove uno scontro a fuoco si è concluso con l’uccisione di due Colleghi.

    Molto spesso nei centri urbani, dalle ventidue alle sei del mattino, si notano per il controllo del territorio solo le autovetture della Vigilanza Privata Armata.

    Guardie Giurate uccise, che gli organi di informazione trattano come cronaca ordinaria, ai loro funerali, le cosiddette autorità pubbliche, sono quasi sempre assenti.

    Questi lavoratori, da oltre 24 mesi attendono il rinnovo del loro Contratto Nazionale di Lavoro, sembrano dei fantasmi, nessuno ne parla, forse, in tanti non sanno nemmeno il ruolo che svolgono per farci dormire sonni tranquilli.

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