La villa romana riapre al pubblico. Dal 15 aprile visite guidate su prenotazione

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    La villa romana di Toscolano riapre al pubblico. Dopo l’apertura straordinaria dello scorso 25 settembre per la giornata europea del patrimonio, a partire dal 15 aprile 2011 sarà possibile visitare la villa settimanalmente anche solo su prenotazione per piccoli gruppi o scolaresche L’area archeologica è situata all’interno di un uliveto che copriva sino all’inizio del secolo scorso tutta questa parte della penisola. Si accede al sito dal Piazzale di S. Maria del Benaco, posto fra la Parrocchiale di S. Pietro e Paolo e la Cartiera.

    I lavori di valorizzazione sono terminati per ora solo nella parte occidentale. In quella orientale, situata a brevissima distanza dal lago, si stanno invece completando gli scavi archeologici. La parte aperta al pubblico per le visite guidate, solo su prenotazione, prevede un percorso di visita che consente di accedere ad alcuni ambienti, di cui si conservano ancora i pavimenti a mosaico e ampie parti di pitture parietali. Il recente restauro ha permesso la pulitura, il consolidamento  e la valorizzazione delle strutture antiche. All’ingresso dell’area archeologica, si trova un piccolo edificio di accoglienza dei visitatori, con pannelli e monitor touch screen che fornisce informazioni sulle ville romane del Garda. Da qui inizia il percorso di visita all’interno della villa.

    La villa romana costituisce uno dei più importanti edifici residenziali presenti in età romana sulle rive del lago di Garda. Si estendeva a breve distanza dalla riva del lago verso cui si affacciava con il suo prospetto principale. L’impianto generale, le dimensioni, le caratteristiche architettoniche e decorative inseriscono l’edificio nel gruppo delle ville lacustri esistenti sulle sponde del Benacus.

    I primi ritrovamenti archeologici nell’area della villa di Toscolano risalgono al XV e XVI secolo; alla fine dell’Ottocento furono eseguiti scavi estesi, poi reinterrati.

    La villa apparteneva probabilmente ai Nonii, una delle più importanti e influenti famiglie bresciane, che aveva interessi economici e vaste proprietà nella zona del lago e nel vicino territorio collinare e montano. Grazie a un’iscrizione rinvenuta probabilmente nell’area della villa, è stata attribuita a Marco Nonio Macrino, console nel 154, proconsole d’Asia nel 170-171, legatus e comes dell’imperatore Marco Aurelio. Si tratta pertanto, fra le ville gardesane, dell’unico caso in cui è stato possibile identificare con pochi margini di dubbio il proprietario, almeno nella fase di II secolo d.C., benché l’edificio anche successivamente può ben essere rimasto di proprietà della ricca e potente famiglia bresciana.

    Anche se scavata solo parzialmente, la villa risulta oggi già leggibile nel suo impianto planimetrico generale. Disposta parallelamente alla linea di costa, si doveva presentare con una loggia frontale sul lato orientale, quello rivolto verso il lago e con avancorpi sui due lati nord e sud. Costruita nel I secolo d.C., subì interventi e trasformazioni nei secoli successivi sino all’inizio del V secolo d.C., con una fase di grande rilevanza databile alla prima metà del II secolo d.C.

    Gli scavi più recenti hanno confermato la grande ricchezza del complesso e le sue diverse fasi costruttive. La villa conservò  sino al momento della distruzione aspetti propri di un edificio di grande lusso.

    Con l’apertura della nuova zona archeologica, che si aggiunge agli altri importanti siti, come la Valle delle Cartiere, le chiese e gli edifici monumentali, Toscolano Maderno si conferma oggi come uno dei poli di maggiore interesse culturale e di richiamo turistico dell’intera area gardesana.

     

    Per informazioni e prenotazioni:

    Comune di Toscolano Maderno

    Ufficio Turismo

    0365-546023

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